IN CITTA'

Le voci della protesta nelle piazze di Brescia

MANIFESTAZIONI IN CITTA'

Mattinata di manifestazioni in centro storico a Brescia. Diverse le categorie approdate in piazza Paolo VI. Come ogni sabato non è mancato il presidio di Cultura Partecipata  "per indagare nuovi strumenti e modalità partecipative in grado di dare risposte a una realtà sociale sempre più disgregata dall'emergenza pandemica". Al centro ovviamente tutte le criticità del settore e le chiusure  dovute alla pandemia.  Hanno dato la parola a un gruppo di infermieri "la carica delle 101" contrari all'obbligatorietà della vaccinazione tra i sanitari.

Davanti al Broletto sono arrivati anche i lavoratori agricoli con Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil perché per l'ennesima volta gli stagionali   sono stati esclusi da ogni tipo di ristoro.  «Dei 12mila lavoratori del settore agricolo nel Bresciano, quasi due terzi sono quelli assunti stagionalmente con contratti a termine. Per loro, contrariamente a quanto avvenuto ad esempio per gli stagionali del turismo, il Decreto sostegni del Governo non prevede alcuna forma di aiuto - si legge in comunicato sindacale -. Sono lavoratori che avendo perso tra il 2020 e questi primi mesi del 2021 una enorme quantità di giornate di lavoro si trovano oggi in una situazione di oggettiva povertà».

In piazza mercato c'erano  anche gli ambulanti di  Fiva Confcommercio che  ha manifestato preoccupazione in merito alla possibilità che i sindaci possano emettere ordinanze restrittive in zona arancio, creando ulteriori problemi alle attività che confidano nelle riaperture. 

 

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