Paolo Feltrin

Paolo Feltrin

Paolo Feltrin, politologo, vede il Terzo Polo pronto a essere protagonista alle prossime elezioni: «Possono andare lontano»., Feltrin, come mai sostiene che i centristi valgano oltre il 10%?, Perché sappiamo che uno spazio di centro esiste ed era quello occupato da Monti nel 2013, quando arrivò a prendere circa il 15%., È l’area che coincide con la sinistra del centrodestra e la destra del centrosinistra., Anzi, forse può valere di più: direi una forbice dal 10 a 20%., Il terzo polo rappresenta la novità di questa campagna elettorale?, Cosa cambia?, Sì, se per novità s’intende che fino all’altro giorno Calenda era con il centrosinistra e Renzi era da solo e avrebbe preso pochi voti., No, se si guarda alle ultime politiche., Allora non c’erano i centristi., Vero., Ma un terzo polo nel 2018 c’era: il M5s che rappresentava un fenomeno sintomatico di un Paese in difficoltà., Ora in difficoltò sono i grillini, che spariranno, mentre quello di oggi è un tripolarismo tradizionale: destra, sinistra e, appunto, centro., L’alleanza Renzi-Calenda che vantaggi comporta?, Un qualche risultato di per sé positivo loro lo ottengono, direi una sorta di buon diritto di tribuna., Ma l’effetto principale è di far vincere di più il centrodestra., Perché?, Nei collegi uninominali aumentano la vittoria del centrodestra.

Calenda e Renzi possono anche portare via 3-4 punti alla coalizione di Meloni, Salvini e Berlusconi, ma è uno spostamento ininfluente., L’eventuale emorragia non fa danni lì, ma allo schieramento del centrosinistra., C’è anche una ormai famosa cartina dell’Italia con i seggi blindati: per la maggior parte è data al centrodestra, quindi lo stivale è quasi tutto blu., Il terzo polo farà perdere i pochi collegi sicuri che il centrosinistra aveva., Un esempio concreto?, Firenze, dato per blindato per il centrosinistra., Matteo Renzi, ex sindaco e presidente di quella Provincia, là farà il pieno., Come a Bologna., Perché secondo lei Calenda ha voluto rompere il patto appena firmato col Pd di Letta e con Sinistra Italiana ed Europa Verde?, Il successo di Calenda oggi, e di Monti nel 2013, dipende dal fatto di poter mostrare agli elettori di essere una formazione di vero centro., Nel momento in cui avesse accettato di stare in una coalizione spostata a sinistra, come era quella con Fratoianni, ci avrebbe rimesso troppo., Mi spiego: tra votare Azione o un altro partito della coalizione di centrosinistra, gli elettori si sarebbero espressi direttamente scegliendo a sinistra., Non solo., Così facendo Calenda ha recuperato il vantaggio che regalava a Renzi., In quel momento era quest’ultimo a svolgere il ruolo che ora si sta riprendendo Calenda., Con questi cambi di alleanze repentini l’astensione vola?, No, la mia idea è che a settembre andrà a votare tanta gente, sulle percentuali del 2018, intorno al 70%., Ma staremo a vedere.•., © RIPRODUZIONE RISERVATA

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