È la quarta vittima polacca nelle profondità del Garda

Waclaw Lejko, morto nel 2017

Da alcuni anni il Garda è diventato la destinazione preferita dei sommozzatori polacchi per tentare imprese estreme: dal 2017 dal Pese dell’est ne sono arrivati diversi, per approfittare della profondità del lago e della buona «logistica»., Ma spesso le loro avventure sono finite in tragedia: sono quattro le vittime polacche negli ultimi due anni, tutti subacquei a caccia di record., A GIUGNO 2017, in località «largo dei minatori» di Tremosine, perse la vita per un malore durante un’immersione, Darius Pawlusz di 48 anni, giunto sul Garda con un gruppo di amici per allenarsi nell’immersione tecnica., Tre mesi dopo, sempre nello stesso punto, il 22 settembre fu la volta del connazionale Waclaw Lejko istruttore polacco di 38 anni: il suo corpo senza vita fu recuperato dai Volontari del Garda a -275 metri.

IL TERZO DECESSO è avvenuto il 14 ottobre del 2018 anno a Limone: Adam Pawlik aveva 50 anni e al mattino si era immerso utilizzando uno scooter subacqueo, un «motorino» che permette di raggiungere le profondità in tempi rapidi., Ma qualcosa è andato storto e non è più risalito in superficie., Lo stesso destino colpisce ora Sebastian Marczewski, che era stato l’unico sub polacco a riuscire davvero a realizzare un primato: il record nazionale polacco a -240 metri, nel 2017 a Tremosine., Cercava il record mondiale: non ce l’ha fatta.

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