Bonifica dei fondali
dell’isola «esplosiva»:
servono nuove risorse

Una parte delle bombe ripescate al largo dell’isola di Trimelone BATCH

Cinquanta giorni di lavoro, quasi 198 ore di immersione e l’impiego alternato di quaranta palombari della Marina militare per un investimento complessivo di 151mila euro finanziato dal ministero della Difesa.

SONO QUESTI I NUMERI dell’operazione di bonifica dei fondali del lago attorno all’isola di Trimelone, di 24.700 ordigni esplosivi. L’intervento avviato la scorsa primavera sotto la guida del tenente di Vascello Marco Saponangelo, ha consentito di mettere in sicurezza i fondali resi un campo minato dall’esplosione dell’ex polveriera nel 1954. In una fascia di profondità tra i 10 e i 40 metri sono state raccolte ben 24 casse da mille detonatori ciascuna oltre a bombe, spolette, granate e altre produzioni artigianali utilizzate per innescare le cariche principali degli ordigni la cui stabilità era compromessa dal degradato stato di conservazione. In anni recenti, nel corso degli anni tra il 2006 e il 2009, 125 mila bombe della Prima e Seconda Guerra Mondiale erano già state individuate e rimosse ma nonostante l’ultima imponente operazione i fondali non sono ancora bonificati.

L’OBIETTIVO è di concludere una volta per tutte il lavoro, ripulendo i fondali fino a cinquanta metri di profondità per un raggio di 200 metri attorno all’isola, riportando dopo decenni la fruibilità turistica della zona. Ma all’appello mancano i fondi, o meglio una parte: la Regione ha stanziato 350 mila euro ma ne servono altri 200 mila euro.

Prima di incassare la prima parte di fondi fra l’altro, bisognerà mettere a punto un piano per realizzare un corridoio «bomb-free» localizzato a una trentina di metri di profondità, che dal litorale di Assenza possa giungere fino all’isola: poi una ditta specializzata individuerà la posizione degli ordigni ancora presenti sui fondali a beneficio dei tecnici incaricati alla rimozione. Il progetto è stato presentato lo scorso 30 gennaio ed ora all’appello manca solo il bando per individuare l’impresa specializzata nelle bonifiche. Bisognerà poi valutare anche il periodo delle operazioni per non andare ad intralciare sulla stagione turistica.L.SCA.

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