Chiatta affondata:
il rebus recupero
è ancora insoluto

Rinviato al fine settimana il terzo tentativo di recupero della chiatta affondata nelle acque antistanti il porto Casinò di Gardone Riviera BATCH

Luciano Scarpetta Bisognerà attendere ancora qualche giorno, forse fino a venerdì, perchè avvenga un nuovo e si spera definitivo tentativo di «liberare» il collettore fognario subacqueo intrappolato sul fondale a 30 metri di profondità dalla bettolina affondata nei giorni scorsi davanti al porto del Casinò di Gardone Riviera., Mercoledì dovrebbe essere il giorno decisivo perchè, come ricorda il sindaco di Gardone Riviera Andrea Cipani, «alle 16 scadrà il termine ultimo deciso dal prefetto per esaminare il progetto definitivo che la ditta presenterà per la messa in sicurezza della tubazione di proprietà di Garda uno, come previsto dall’ordinanza urgente emessa il 28 novembre nei confronti dei responsabili dell’incidente»., È QUESTO, in sintesi, l’esito della riunione fiume andata in scena nel pomeriggio di ieri negli uffici della Prefettura di Brescia., Presenti, oltre ad Annunziato Vardè, il suo vice Salvatore Pasquariello e tutti i soggetti coinvolti nella vicenda dell’imbarcazione affondata con il suo carico di laterizi sopra la tubatura che trasporta i reflui fognari da Salò a Maderno., Un tavolo di lavoro cui hanno partecipato il sindaco Cipani e il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, ma anche i rappresentanti di Garda uno, Guardia costiera, il nucleo sommozzatori dei Volontari del Garda nel ruolo di protezione civile, i carabinieri di Salò e Gardone Riviera, l’Autorità di bacino e ovviamente i rappresentanti dell’impresa incaricata dei lavori edili a Villa Iolanda: senza dimenticare il proprietario dell’imbarcazione affondata e due nuovi soggetti: Arpa di Brescia e Ats., Come si procederà questa volta per liberare la tubatura dal peso della bettolina col suo carico di laterizi?, «Senza scendere in troppi particolari - risponde il sindaco Andrea Cipani - posso anticipare che sarà una via di mezzo tra lo spostamento verticale della chiatta affondata, opzione caldeggiata dalla ditta, e il traino da terra; la soluzione che secondo Garda uno presenta meno rischi»., IL TRASCINAMENTO da terra era la soluzione suggerita venerdì scorso durante il primo summit svoltosi a Gardone Riviera...

«Con il nostro consulente Graziano Falappa, ingegnere di Jesi (commissario al ministero dell’Ambiente, è stato anche artefice del complesso e delicato recupero della Costa Concordia, la gigantesca nave da crociera naufragata nel gennaio del 2012 di fronte all’isola del Giglio) - spiega il tecnico reti di Garda uno Alessandro Andreatta - abbiamo dettato le linee guida: spetta a coloro che hanno causato il sinistro individuare la soluzione più idonea per riposizionare la tubatura nella sua posizione originale a 12 metri di profondità»., Le preferenze di Garda uno?, «Noi abbiamo vivamente sconsigliato la ditta di liberare la condotta provando a sollevare verticalmente il barcone affondato: troppo rischioso., Probabilmente la chiatta verrà alleggerita con palloni gonfiabili nella sezione verso riva, e nel contempo da terra lo scafo verrà trascinato con argani o escavatori utilizzando la strisciata causata dalla barca stessa durante lo scivolamento sul fondale., Il rischio che qualcosa possa andare storto c’è sempre - aggiunge Andreatta - ma secondo noi le probabilità sono decisamente inferiori rispetto alla prima soluzione»., In attesa della riunione definitiva di domani pomeriggio in Prefettura, nella giornata di oggi saranno effettuati alcuni sopralluoghi nel giardino di villa Iolanda, per valutare la conformità del terreno su cui dovranno essere posizionati gli automezzi che dovranno trainare verso riva il mezzo affondato., «Per ora, è non è poco - conclude il rappresentante dell’azienda speciale che gestisce il collettamento - la condotta, anche se snervata non ha subìto rotture: la priorità e liberarla dalla bettolina., Al recupero di quest’ultima penseremo in un secondo momento»., •

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