Colpo alle mafie sul Garda Ritornano alle comunità gli immobili confiscati

Ragazzi e palloncini: anche le scuole alla presentazione del progetto

Studenti e amministratori, sindaci e volontari, operatori del terzo settore: tutti insieme ieri mattina a Puegnago per la «Passeggiata della legalità», che ha inaugurato il progetto «Legami Leali»- IL PIANO di recupero sociale riguarda cinque immobili confiscati alla criminalità organizzata, a Puegnago, Soiano, Manerba e Rivoltella, messi a disposizione della comunità: potranno diventare bed&breakfast, spazi per laboratori e incontri, luoghi di ritrovo per giovani., Il progetto coinvolge sette cooperative sociali e due consorzi, i 22 Comuni che compongono l’azienda speciale Garda Sociale, scuole medie e istituti superiori (ieri erano presenti i ragazzi di Gardone, Salò e San Felice), biblioteche, associazioni e aziende, la Fondazione Cariplo (che con un milione finanzierà più della metà del valore del progetto) e altri, fino a un totale di un centinaio di soggetti, e un investimento vicino ai 2 milioni di euro nei prossimi tre anni.

I CINQUE IMMOBILI confiscati alle mafie sono dislocati a Puegnago (dove ce ne sono due), nella zona di Borgo Alto, a Chizzoline di Soiano lungo via Brescia, una unità immobiliare al residence Fior di Loto di Rivoltella e una a Manerba nelle vicinanze del Crociale., Alla fase organizzativa, già in corso, seguirà quella operativa da fine gennaio: «Le azioni di progetto - ha spiegato Paolo Guglielmi, presidente della coop La Sorgente e project manager di Legami Leali - prevedono la riattivazione dei beni confiscati, in collaborazione con i Comuni e i cittadini, anche in un’ottica di gestione collettiva, il coinvolgimento delle scuole con laboratori e percorsi di alternanza scuola-lavoro, percorsi di reinserimento per minori a rischio devianza e giovani adulti, anche chi ha già commesso dei reati, poi una raccolta fondi (mancano ancora 200 mila euro) e un’organizzazione per rendere autonomo il progetto».

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