Con il trucco della «radio»
ripulivano le auto in sosta

Il materiale sequestrato ai ladri BATCH

Il sistema era semplice e collaudato: con trasmettitori radio tarati per emettere frequenze di disturbo impedivano ai telecomandi di funzionare regolarmente. Risultato: le automobili non si chiudevano all’insaputa dei proprietari e a quel punto si poteva procedere con la razzia di monete, occhiali da sole, oggetti di valore e persino capi d’abbigliamento.

A cogliere con le mani nel sacco, o meglio, con il dito sul pulsante, i razziatori seriali, sono stati i carabinieri della stazione di Manerba del Garda, che da alcuni giorni, allertati per una serie di furti, stavano tenendo d’occhio i parcheggi dei vari porti e le spiagge della zona.

GLI ARRESTI domenica pomeriggio, in località porto Torchio, dove i militari hanno notato un’utilitaria con a bordo un uomo e una donna. Appostati a poca distanza, li hanno visti scendere dalla vettura e impossessarsi di un paio di pantaloni e di un cappello che si trovavano all’interno di un’auto parcheggiata e rovistare dentro un altro veicolo senza però rubare nulla.

IMMEDIATO l’intervento e altrettanto repentina la scoperta del trucco dei trasmettitori radio, grazie ai quali, senza alcuna effrazione, i ladri potevano tranquillamente rovistare nelle auto arraffando denaro e oggetti vari.

Nei confronti dei due cinquantenni, sottoposti a giudizio per direttissima in Tribunale a Brescia, con la convalida dell’arresto e con obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria, si procedeva al sequestro di tre disturbatori di frequenza di tipo «jammer» e di vari attrezzi da scasso.

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