Contro un Tir:
muore lei, marito
in fin di vita

L’incidente stradale accaduto ieri mattina sulla Provinciale 572 a Cunettone di SalòMaria Giovanna DragonettiMarito e moglie viaggiavano su una Fiat PuntoI soccorritori hanno cercato di rianimare la donna sul luogo dell’incidente, ma è stato tutto inutile BATCH

Un drammatico scontro frontale è costato la vita ieri mattina a Maria Giovanna Dragonetti, 75 anni, di Salò mentre il marito Pio Salvatore Milone, 77enne, è ricoverato in gravissime condizioni al Civile di Brescia. L’incidente è accaduto sulla Sp 572, proprio al confine tra Cunettone di Salò e Raffa di Puegnago. L’auto della coppia, una Fiat Punto si è scontrata ieri mattina alle 11.50 con un autoarticolato Mercedes della ditta bergamasca Brivio & Viganò. Sul posto sono immediatamente intervenuti Vigili del fuoco, Polizia stradale, vigili urbani, autoambulanze e l’elicottero di soccorso.

LA DONNA è deceduta poco dopo, nonostante i disperati tentativi degli operatori sanitari di rianimarla. Il suo corpo è rimasto a lungo sull’asfalto, coperto da un lenzuolo, e poi trasportato nella camera mortuaria di Gavardo, a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’uomo, che guidava, è stato trasportato al nosocomio in città: i medici si sono riservati la prognosi. La Fiat, che procedeva da sud, in direzione Manerba-Salò, all’improvviso si è spostata verso sinistra, mentre il camion stava sopraggiungendo sull’altra carreggiata. Inevitabile lo scontro. La Polizia ha effettuato le rilevazioni per stabilire le cause di quanto accaduto. Tra le ipotesi, il malore dell’automobilista. Da escludere che sia stato abbagliato dal sole, poiché in quell’istante era alto, proprio a picco. Potrebbe invece averlo ingannato l’uscita (o l’ingresso) di una vettura dalla via laterale Enrico Fermi, inducendolo a sbandare.

Maria Giovanna Dragonetti, originaria del Milanese, si era trasferita sul lago di Garda assieme al marito dopo che quest’ultimo, dipendente delle Poste, aveva raggiunto la pensione. L’abitazione dei due è nel condominio Margherita, in via Papa Paolo VI, al numero 34, vicino al Centro agricolo e alla località Pozzo. Lei amava confezionare collanine, e venderle sulle bancarelle, nei mercati della zona: Villanuova, Vestone, Idro, Capovalle, ecc. Nel periodo natalizio offriva i suoi prodotti anche in Alto Adige. Il loro unico figlio, impiegato in un’azienda, abita nel Milanese.

Inutile aggiungere che il traffico è andato in tilt per due ore e mezzo. Oltre che da numerosi mezzi pesanti in viaggio tra la Valle Sabbia e il casello di Desenzano della Serenissima, in questo periodo estivo la provinciale 572 è percorsa da migliaia di turisti, per cui i vigili urbani hanno dovuto dirottarli nell’entroterra o sulla litoranea. Polpenazze, Puegnago e San Felice sono state intasate a lungo.

Il tratto è molto insidioso, anche perché i rettilinei invitano a schiacciare il piede sull’acceleratore. Non bastasse, a volte sono le disattenzioni a provocare gli incidenti. Proprio una settimana fa, giovedì 13, due automobili hanno cozzato tra di loro, un impatto identico a quello di ieri, a una distanza di appena 150 metri. Un conducente si è chinato per raccogliere il cellulare caduto sul tappetino, finendo nella carreggiata opposta e, successivamente, al pronto soccorso dell’ospedale di Gavardo, per ferite lievi. Nello stesso luogo una decina di anni fa morì il figlio di un questore, schiantatosi in moto contro un camion.

Intanto non mancano le polemiche. Gli abitanti della zona chiedono da tempo la costruzione di una rotonda che faciliti l’immissione sulla 572 di quanti provengono dall’area artigianale (lì, tra l’altro c’è l’isola ecologica del Garda Uno, frequentata quotidianamente da compattatori, spazzatrici e tanti altri mezzi). L’assessore comunale Aldo Silvestri assicura che c’è la disponibilità dei quattrini. Però occorre che l’Amministrazione provinciale passi alla fase di progettazione. Sul tavolo ci sarebbero un paio di proposte, e bisogna scegliere la migliore.

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