Da Vesio a Cima Piemp una lunga scia di fuoco

L’incendio che ad agosto ha messo a ferro e fuoco i boschi di Vesio

È di nuovo colpito al cuore il Parco Alto Garda dopo l’agosto da incubo dello scorso anno a Vesio di Tremosine, quando andarono distrutti a causa della caduta di un fulmine 95 ettari di boscaglia e nei giorni successivi a Tignale, dietro Cima Piemp, con altri 3 ettari di conifere in cenere., «Fortunatamente questa volta - spiega il presidente della Comunità Montana Davide Pace - l’emergenza è rientrata in tempi ragionevolmente brevi e questo grazie all’immediata risposta delle istituzioni, che hanno inviato, oltre all’elicottero regionale, tre Canadair dalla Liguria e da Roma., Oltre, ovviamente, al prodigarsi di tantissime persone appartenenti alle squadre antincendio del parco che non ringrazieremo mai abbastanza., Da condannare invece con fermezza il comportamento criminale di qualche sconsiderato che crea non solo danni al territorio ma anche economici al comprensorio»., Nello specifico della zona di questo ultimo incendio di Tignale, stiamo parlando di un’area di caccia e non di un’area protetta., «Anche per questo motivo - è l’analisi di Pace - non riesco a comprendere come possano accadere cose simili.

Sembrava troppo bello che il periodo di allerta incendi filasse via senza problemi., Invece, puntualmente, un altro rogo»., SCONCERTO anche in municipio a Tignale., «Non è purtroppo la prima volta che accadono atti inqualificabili come questo - ammette l’assessore Luigi Bertoldi - Siamo in presenza di qualche “buontempone” che nonostante le raccomandazioni anche via social alla cittadinanza si diverte ad allertare tante persone., Purtroppo anche in questo caso stiamo parlando di zone resinose tipiche dei rimboschimenti degli anni Settanta., Dopo le bonifiche, credo sia opportuno pensare a nuove essenze autoctone».

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