Dalla Polonia tre vittime negli ultimi sedici mesi

Waclaw Lejko, morto nel 2017

Adam Pawlik è il terzo subacqueo polacco annegato negli ultimi sedici mesi durante immersioni «estreme» nelle acque profonde dell’alto Garda., LA SERIE NERA, per i sub provenienti dalla Polonia, era iniziata con dopo Darius Pawlusz, turista di 48 anni deceduto nel giugno 2017 nella «palestra» dei sommozzatori al porto di Tremosine, di fronte al bivio sulla strada gardesana che conduce alla Forra., Tre mesi dopo, sempre nello stesso punto il 22 settembre 2017, fu la volta di Waclaw Lejko istruttore polacco di 38 anni, recuperato in tarda serata sempre dai Volontari del Garda a -275 metri di profondità., L’elenco delle tragedie in alto Garda durante le immersioni è però purtroppo ancora più lungo e comprende, fra le vittime, anche subacquei gardesani.

NON SI DIMENTICA la tragedia del limonese Mirco Piantoni, scomparso il 16 gennaio 1994 durante un’immersione subacquea., Tutti gli anni gli amici del Club Tritone di Desenzano allestiscono sul fondale del porto un presepio subacqueo in suo ricordo., Il 30 giugno 2013 Paolo Di Martino di 42 anni, perse la vita durante un’immersione a 50 metri al largo del lido di Toscolano Maderno., Andò meglio invece il 22 marzo 2015 ad un sub bergamasco di 32 anni, salvato in extremis dagli amici nello specchio d’acqua di Univela a Campione., Sempre nello stesso postò il 6 marzo 2016 perse invece la vita Viktor Sukhorukov un 55enne di origini ucraine, considerato profondo conoscitore di quelle acque.

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