Depuratore, irrompe l’ironia delle Zie di Lonato

Una delle Zie di Lonato sul web

«Ieri mamme, oggi zie: per salvare l'ambiente e la salute diventiamo pure nonne, sorelle, cugine e parenti “custune“», che in dialetto bresciano significa persone con cui non si ha in realtà alcun legame di sangue., Alle provocazioni si può rispondere anche con la sottile arte dell’ironia., Come quella usata dalle «Zie di Lonato», che hanno risposto al sindaco di Salò attraverso un video postato su Fb, cui hanno partecipato una sessantina di persone, compresi alcuni «zii» e nonni., Ironia a parte, sono numerosi gli attestati di solidarietà arrivati in queste ultime ore alle «oltre 150 Mamme del Chiese e del Garda oggetto di un pesante attacco discriminatorio da parte del sindaco di Salò», scrive in una nota il Tavolo Basta Veleni, che parla anche di «totale mancanza di senso delle istituzioni da parte di un politico che, anzichè cercare un dialogo e una soluzione condivisa dei problemi, si permette di irridere chi si preoccupa dell’ambiente., Parlare ancora oggi di "becero campanilismo" quando 60 sindaci, in rappresentanza di oltre 250 mila persone, hanno detto no a questo progetto, vuol dire non rendersi conto del fallimento di 13 anni anche del suo operato di amministratore gardesano»., Da parte loro, le Mamme del Chiese mantengono un basso profilo., «Spiace solo constatare - scrivono Piera Casalini e Roberta Caldera - che qualcuno non abbia saputo cogliere lo spirito che ci anima e gli importanti scopi per i quali abbiamo deciso di impegnarci a fondo., Questo non è “un assurdo teatrino”, come l’ha definito Giampietro Cipani, ma una consapevolezza che avanza e che a poco a poco induce i più attenti e sensibili ad analizzare in modo critico ogni situazione, a porsi domande e a cercarne le risposte»., A sostegno delle Mamme del Chiese arriva anche la lettera aperta al sindaco Cipani delle Mamme del Garda.

«Se il progetto doveva essere depositato nel 2018 e ora siamo alla fine del 2020 forse lei dovrebbe solo ringraziare le donne che hanno approfondito la questione con l’ausilio di tecnici e sulla base di studi di persone autorevoli, per capire se il depuratore del Garda, con la sua localizzazione a Gavardo, fosse la soluzione migliore per il lago di Garda., La politica deve mettersi al servizio del territorio prendendosi il tempo necessario e optando per la scelta migliore»., La mozione votata dal Consiglio provinciale il 30 novembre, che stabilisce il principio che gli impianti consortili di depurazione devono essere costruiti nei territori di competenza, incassa il plauso anche del Pd della Valsabbia., Soddisfazione, «ma non fino in fondo», per la Federazione del Tavolo delle associazioni che amano il fiume Chiese ed il suo lago d’Idro., «La mozione approvata non specifica che ogni bacino idrografico deve responsabilmente essere capace di depurarsi i propri reflui - spiega il presidente Gianluca Bordiga -., Il nuovo progetto che verrà proposto potrebbe concepire la realizzazione del mega depuratore in un Comune gardesano, ma scaricando comunque nel Chiese., Se così fosse, sarebbe grave»., Davanti a questo pericolo, la Federazione intende «proseguire senza sosta l’ampia azione legale che abbiamo annunciato»., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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