Dono dei genitori di Greta ai Volontari del Garda

Il corpo di Greta è stato individuato in fondo al lago dal Rov impiegato dal nucleo sommozzatori dei Volontari del Garda

Un nuovo Rov (Remotely operated vehicle), che possa chiamarsi «Greta e Umberto». È quanto sperano Nadia Stagnoli e Lele Nedrotti i genitori di Greta, la giovane di Maderno scomparsa nel tragico incidente nautico sabato 19 giugno mentre si trovava in compagnia di Umberto Garzarella a bordo di un gozzo in legno, investito nel golfo di Salò dal motoscafo di due turisti tedeschi. Insieme hanno acceso un conto corrente (IBAN IT13 Y 05696 55310 000002151X02) che impiegheranno per dare un primo contributo ai sommozzatori dei Volontari del Garda per dotare il nucleo di un nuovo veicolo comandato a distanza, necessario per ispezionare i fondali a 400 metri di profondità. Quello attualmente in dotazione è obsoleto e necessita quanto prima la sostituzione: «Grazie a tutti coloro che con affetto ci fanno sentire meno soli senza la nostra Principessa - dicono i genitori di Greta - e grazie a coloro che ci aiutano a far luce, verità e giustizia per Greta e Umberto. (...)

Leggi l’articolo integrale sul giornale in edicola

Suggerimenti