Guerra e pace sotto la torre di San Martino

Alcuni dei figuranti che quest’oggi rievocheranno la battaglia

Tuonano i cannoni, sparano i fucili, gridano i soldati, galoppano i cavalli: ma se tutto questo non basta, a margine della grandiosa rievocazione storica in programma oggi pomeriggio (con oltre 250 rievocatori in costume, e l’attesa di non meno di 5mila spettatori), è bene far sapere che domani a Solferino e a San Martino si farà vivo, con tutto il suo staff, anche e addirittura l’arciduca Carlo d’Asburgo-Lorena, che dalle sue parti ancora chiamano «Sua altezza reale e imperiale», figlio dell’ultimo principe ereditario e nipote dell’ultimo imperatore d’Austria-Ungheria Carlo I, dal 2007 capo della Casa d’Austria., SPECIAL guest a sorpresa, last minute, del lungo weekend che celebra i 160 anni della sanguinosa battaglia risorgimentale del 24 giugno 1859, gli austriaci opposti ai franco-piemontesi, a cui presero parte più di 200mila soldati, con oltre 20mila morti e quasi 30mila feriti., L’arciduca raggiungerà il Garda domani mattina, per partecipare alle cerimonie conclusive in ricordo di tutti i caduti., Accompagnato dal rappresentante in Italia della Casa d’Austria, Massimiliano Lacota, e da una folta delegazione della Cancelleria, dai Cavalieri di San Giorgio, da nobili famiglie austriache e dal principe Serge di Jugoslavia, rappresentante di Casa Savoia, Carlo d’Asburgo parteciperà alla cerimonia di Solferino, in mattinata, con corteo e messa finale all’Ossario., Domani pomeriggio, dopo la visita al Museo di San Martino, l’arciduca presiederà inoltre la suggestiva funzione religiosa nell’Ossario di San Martino, deponendo alcune corone di alloro: insieme al suo folto gruppo di accompagnatori, Carlo d’Asburgo renderà omaggio anche alla cappella della Torre, dove riposano i resti dei primi due soldati austriaci morti pochi giorni prima della battaglia, il 22 giugno di 160 anni fa., UN ALTRO TUFFO nella storia, tra i resti di nobili fasti e anacronismi di un’epoca che non è più: l’evento clou del weekend, ovviamente, rimane la rievocazione storica in scena oggi pomeriggio nel parco di fronte ai monumenti e ai musei di San Martino.

Anticipata da una vasta gamma di eventi collaterali: la simulazione di una chirurgia militare da campo, stamattina alle 10, visite guidate gratuite, l’inaugurazione di una nuova installazione multimediale (alle 10.30), lo spettacolo «W i Mucchetti» alle 11, una vera e propria «Maratona Risorgimento» con la presentazione di 6 libri (dalle 14)., Alle 16 la prima esercitazione della cavalleria, alle 16.30 il concertino della fanfara dei bersaglieri di Bedizzole., Alle 17 si comincia: sul campo di battaglia, come detto, sono attesi più di 250 rievocatori, in arrivo dall’Italia e dall’estero, che per oltre un’ora rivivranno lo scontro che nel 1859 vide scontrarsi gli eserciti di Napoleone III, i francesi, di Vittorio Emanuele II, i sardo-piemontesi, e di Franz Joseph, gli austriaci., Ingresso unico, per tutto il giorno, a 5 euro: per motivi di sicurezza la Torre di San Martino sarà chiusa dalle 15 in poi., Nel frattempo venerdì sera San Martino ha ospitato un concerto in ricordo di Giuseppe Verdi a cura dell’ente filarmonico della Banda di Desenzano, ieri pomeriggio la sfilata in costumi d’epoca «L’Italia s’è desta» partita dal liceo Bagatta per concludersi in piazza Cappelletti., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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