I «No Tav» si mettono in marcia «La possiamo ancora fermare»

La delegazione dei comitati No Tav alla presentazione del corteo

«Fermatevi., Perché noi non ci fermeremo»: è questo lo slogan lanciato ieri dal Coordinamento No Tav Brescia-Verona in vista della manifestazione in programma domani a Lonato., AL CORTEO sono attese moltissime persone, anche perchè le prime operazioni di cantiere, a Desenzano come a Lonato e a Calcinato, hanno diffuso una maggiore attenzione., Il ritrovo è fissato alle 14 in piazza Martiri della Libertà, poi la marcia lungo via Roma superando via Galilei fino al maxi-cantiere di Campagna., Adesioni anche da fuori provincia: da Verona partirà un pullman, e sono in programma «partenze collettive» da Brescia e Mantova., «Abbiamo scelto Lonato per via del gigantesco cantiere che ha preso forma nelle ultime settimane - spiegano gli attivisti - ma il monito è rivolto a tutte le amministrazioni dei Comuni coinvolti, silenti e mai trasparenti.

Sono passati cinque anni dalla nostra prima grande manifestazione, a San Martino, e se quello che dicevamo allora sembrava uno slogan, che la Tav è uno spreco di soldi e di territorio, ora è certificato dall’analisi costi-benefici»., Ci rivolgiamo anche al nuovo Governo e al nuovo ministro delle Infrastrutture: ci vuole coraggio, e la volontà politica di fermare l’opera., Anche se i cantieri si stanno muovendo, siamo ancora in tempo per fermare l’opera prima che venga realizzato un tunnel di 7 chilometri che non porterà a niente, una cattedrale nel deserto»., IL CANTIERE di Lonato, tra via Salera e via Campagna di Sotto vicino alla Wiehrer, in effetti comincia a fare impressione: montagne di terra già smossa, ruspe e camion e gru che si perdono all’orizzonte, proprio di fianco all’autostrada., Arriverà a una superficie di 7 ettari e mezzo: «Qui realizzeranno anche una nuova rampa – continuano i No Tav - e forse anche un’uscita ad hoc sulla A4, per i camion»., Attenzione anche su Desenzano, a pochi giorni dal Consiglio comunale in cui era presente una trentina di attivisti: «Non è vero che tutti gli espropri si concluderanno con accordo bonario, com’è stato detto in Consiglio: sappiamo di espropriandi che si sono già rivolti al nostro avvocato»., •

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