Il Garda sta perdendo le sue ultime anguille

Un’anguilla su un tipico fondale del Garda: la specie sta scomparendo

Carpione, trota, alborella e adesso anguilla, condannata inesorabilmente a scomparire dal lago di Garda., Ma l’elenco potrebbe allungarsi anche con altre specie autoctone in difficoltà, dal luccio al cavedano fino alla sardina, che vivono periodiche crisi., In meno di 30 anni (la grande rarefazione delle «àole» si manifestò attorno al 1995) la popolazione ittica del più grande lago italiano è stata sconvolta: a danno delle specie che da millenni dominavano il Garda, oggi è popolato da pesci «esotici» come coregoni e black bass, mentre i pesci originari scompaiono., IL CASO DELL’ANGUILLA, ultima emergenza, è una fine annunciata., La specie, che si riproduce in mare e poi risale dai fiumi nei laghi, nel Garda non può più entrare per via naturale, bloccata dagli sbarramenti sul Mincio., Per questo veniva «seminata» nel lago allo stadio giovanile, a beneficio della pesca., Ma dal 2011 è in vigore il divieto di pesca per la contaminazione da Pcb: una sostanza diossinosimile di origine industriale, che si accumula nelle fibre tipicamente grasse dell’anguilla., Per questo, vietata la pesca, sono state sospese le semine., DA PIÙ DI SETTE ANNI nessuna anguilla entra nel Garda.

Quelle che già c’erano stanno iniziando a morire, praticamente di vecchiaia., Ma sono le ultime, perchè la contaminazione da Pcb ha tempi di smaltimento lunghi, lunghissimi: la speranza che si ricominci a immettere anguille nel Garda è praticamente pari a zero., E così l’ecosistema perderà una specie presente dalla notte dei tempi., Non lascia molti margini di dubbio la relazione finale redatta lo scorso anno dall’Istituto zooprofilattico di Teramo, centro di riferimento per l’epidemiologia veterinaria, sulla base dei campionamenti elaborati dall’Istituto zooprofilattico., I risultati hanno evidenziato la contaminazione di quasi la metà degli esemplari analizzati, 42 su 90., Gli esami non verranno ripetuti prima del 2021., «DA QUANDO è in vigore il divieto - è l’analisi di Mauro Fusato del Nucleo sommozzatori dei Volontari del Garda - ogni anno che passa se ne vedono veramente poche di anguille sui fondali»., Tesi confermata anche da chi fa della pesca una professione: «Ovviamente con il divieto in vigore non si pratica più questo tipo di cattura - commenta Marco Dominici, pescatore professionista di Gargnano - ma ogni tanto qualche esemplare rimaneva comunque impigliato nelle nostre reti., Sono però casi sempre più rari»., •

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