pronto soccorso zoologico

Fauna nei guai? La app spiega cosa fare

Un cucciolo di riccio da salvare

Questo è un periodo critico per gli animali selvatici, e di riflesso anche per chi si occupa della loro tutela anche nella fase più complessa: quella dell’abbandono del nido da parte dei giovani uccelli e dello svezzamento per i mammiferi. In primavera e in estate si moltiplicano le richieste di cittadini che chiedono aiuto per un «passero» che zampetta sotto le finestre senza saper volare, o che pensano di aver salvato un cucciolo di cervo o capriolo «abbandonato» (che tale non è, e che verrà invece abbandonato per davvero dalla madre una volta che avrà assorbito l’odore umano), e avendo accesso a qualche dritta si potrebbe risparmiare fatica e ridurre i danni., È una stagione di compassione e di errori, quindi, perchè spesso il «passerotto» caduto dal nido sta semplicemente cercando di cavarsela da solo e i genitori sono lì vicino pronti ad alimentarlo, mentre facilmente morirà se qualcuno - anzichè preoccuparsi della vicinanza di gatti o cornacchie - lo raccoglierà e cercherà di alimentarlo con pane e latte finendo per ucciderlo inconsapevolmente., In sintesi servono riferimenti e istruzioni, e la Lipu (Lega italiana protezione uccelli) nazionale ha provato a metterle a disposizione di tutti realizzando, col sostegno della Nando ed Elsa Peretti Foundation, una web app studiata per essere usata facilmente sugli smartphone.

Si chiama «animaliferiti.lipu.it», e grazie a questa nuova risorsa è appunto possibile trovare una guida semplice sul da farsi., La app aiuta a distinguere le circostanze in cui intervenire da quelle in cui non è necessario o è controproducente farlo, spiega l’abc del primo soccorso da prestare (sempre quando serve) alle diverse categorie di animali ed elenca regione per regione la localizzazione e i recapiti dei Centri per il recupero della fauna selvatica, i Cras, ai quali rivolgersi per fornire (sempre quando serve) un’assistenza adeguata all’esemplare soccorso., P.Bal.

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