Malinverno e la Tav:
«Non caliamo le braghe
La trattativa va avanti»

Il sindaco Guido Malinverno: in Consiglio ha riparlato della Tav BATCH

Un chiarimento sulla questione Tav è arrivato da parte del sindaco Guido Malinverno, forse «stuzzicato» dalle recenti polemiche: dopo aver annunciato che l’alta velocità «non si può fermare», e che quindi tanto vale sedersi a un tavolo e trattare le compensazioni. In Consiglio comunale il primo cittadino ha nuovamente criticato il progetto di Rfi e sostenuto come preferibile l’ipotesi del potenziamento della linea ferroviaria storica, posizione sostenuta in primis dall’ex assessore della giunta Leso, Maurizio Tira, e poi ribadita con forza nel ricorso presentato dal Comune di Desenzano insieme ad altri sei Comuni della tratta.

«Non abbiamo mai calato le braghe – ha specificato Malinverno in riferimento al duro comunicato firmato dai No Tav – e infatti andremo a discutere ancora, e con gli altri Comuni chiederemo un incontro con gli enti preposti», si ipotizza quindi la Regione, il Ministero e Cepav2.

«Di certo non ci metteremo in mezzo alla ferrovia per fermarla - ha continuato il sindaco -. ma saremo in prima fila per la tutela dei cittadini e del nostro territorio, e per chiedere che ci venga ricompensato quanto dovuto. Perché non esistono risarcimenti fissi, anche per i 115 che saranno espropriati, ma c’è sempre un margine per trattare».

INSODDISFATTI invece i rappresentanti del Comitato No Tav Desenzano, presenti con un folto gruppetto anche in aula consiliare: «Quando gli attuali amministratori stavano all’opposizione, mai si sono visti partecipare alle iniziative No Tav – si legge in un volantino distribuito durante il consiglio – e mai hanno provato a fermarlo con i loro partiti nelle sedi istituzionali. Per noi le braghe le hanno già calate, e per un pugno di mosche».

Importante è l’iniziativa annunciata dal Comitato per il Parco delle colline moreniche, che martedì prossimo sarà a Roma per presentare alla stampa estera uno studio economico finanziario su costi e benefici della tratta Brescia-Verona-Padova, che dimostrerebbe l’assoluta diseconomia di questa infrastruttura. A.GAT.

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