Oggi vertice al ministero Roma potrebbe chiedere la revisione del progetto

Il depuratore di Peschiera, per ora l’unico maxi-impianto del Garda

Dopo mesi di annunci e rinvii, forse oggi a Roma si chiarirà una volta per tutte la «road map» per il futuro sistema di depuratori e collettori del lago di Garda, in particolare per la sponda bresciana., Forse addirittura ribaltando la prospettiva progettuale seguita finora: dall’idea di due grandi depuratori a quella di svariati «mini impianti»., L’INCONTRO odierno porterà al ministero dell’ambiente le Regioni di Lombardia e Veneto, i rispettivi Ato e Ats Garda Ambiente, l’associazione di scopo in rappresentanza dei 35 sindaci gardesani aderenti al progetto., «L’incontro - aveva annunciato la presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini - servirà per procedere alle fasi esecutive»., MA QUALI?, L’ analisi del professor Giorgio Bertanza dell’Università di Brescia, lo ricordiamo, pare abbia partorito non una ma ben cinque opzioni per la location del del depuratore dei liquami provenienti dalla sponda bresciana., Ipotesi che potrebbero però cozzare contro le volontà del Movimento 5 Stelle, oggi al governo, che da sempre propone un progetto centrato su tanti piccoli depuratori.

Se così fosse, verrebbero rigettate anche le indicazioni del professor Piegino Megale, il supertecnico incaricato due anni fa dallo stesso ministero dell’Ambiente di esaminare il progetto preliminare., Megale aveva infatti valutato positivamente il lavoro svolto su due principi fondamentali: che i depuratori non devono versare direttamente nel lago (meglio nei fiumi: il Mincio e il Chiese per le due sponde) e che le due sponde lombarda e veneta necessitano di un depuratore ciascuno., Così disse il tecnico del ministero., TRA LE IPOTESI proposte invece dal professor Bertanza dovrebbe rientrare anche quella del potenziamento dell’attuale depuratore di Peschiera sul Mincio, escludendo nuovi impianti bresciani, soluzione tornata in pole position anche per evitare di andare a impattare sul Chiese., Anche perchè con l’aria che tira, quale Comune (Visano, Esenta di Lonato o adesso Muscoline) sarà disposto ad accogliere un impianto di questo genere?, Il rischio è davvero che il braccio di ferro tra il M5S e i sindaci del territorio possa portare a nessun vincitore e un solo perdente, il lago di Garda., L’auspicio è che non vada a finire così e che oggi da Roma possa finalmente arrivare la fumata bianca.

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