Olio, dimezzata la produzione «Colpa dell’afa e della siccità»

Un oliveto e sullo sfondo il lago: un 2017 all’insegna della forte contrazione per i produttori di olio BATCH

Luciano Scarpetta Annunciato e previsto, considerando i mesi caldi e la lunga siccità, il calo c’è stato., Anche se la qualità del prodotto resta alta., Questo, in estrema sintesi, il bilancio della campagna olearia 2017 che si è da poco conclusa., «LA PRODUZIONE - è l’analisi del direttore di Aipol Emanuele Ghirardelli - ha subito una drastica riduzione, circa il 50% in meno rispetto al 2016 nella zona compresa tra la Valtenesi e l’alto Garda al confine di Limone e Tremosine., Il fenomeno non ha caratterizzato una località in particolare rispetto a un’altra, ma è avvenuto a macchia di leopardo., Se proprio vogliamo entrare nel particolare - prosegue la disamina - l’alto Garda è la zona nella quale sono avvenute le raccolte migliori rispetto ad esempio al basso Garda, dove in alcune località nelle quali in passato si raccoglievano 10 quintali si è scesi fino a 10 chili., Ma a cosa si deve questo calo?, «Ovviamente alle anomalie del meteo e non certo al fenomeno della mosca olearia, contenuto in questa stagione - spiega Ghirardelli - Le fioriture di maggio hanno dovuto fare i conti con la prima ondata di calore che ha dissecato il fiore; il resto nei mesi successivi, quando le alte temperature raggiunte nelle fasi centrali dell’annata hanno favorito la caduta prematura dei frutti., La zona dell’alto Garda, un po’ più fresca rispetto alle altre, ha preservato maggiormente le fecondazioni»., I numeri fotografano il fenomeno.

«Se le medie della raccolta annua si aggirano sugli 8000 quintali, quelle di questa annata non arrivano nemmeno ai 4000»., Capitolo rese: queste ultime dipendono essenzialmente dal rapporto quantitativo di acqua e olio presenti nel frutto., Una maggiore concentrazione di succo all’interno dell’oliva migliora in molitura il rapporto tra frutti raccolti e olio prodotto., Per questo motivo le olive sono arrivate al giusto grado di maturazione in leggero anticipo ma in ottima salute., «risultato dell’impegno dei produttori nel preservare frutti sani in grado di garantire un prodotto di valore, a discapito di elevati costi di produzione»., «LA STAGIONE come nelle previsioni - spiega Andrea Bertazzi, presidente del Consorzio Olio Garda Dop - è stata caratterizzata da un anno di scarica, dopo la scorsa annata all’insegna dell’elevata produzione; quest’anno ci aspettavamo un calo produttivo che è stato accentuato ancor di più dalla siccità., L’olio a denominazione protetta è stato sicuramente meno dell’anno scorso, ma la qualità del prodotto non è messa in discussione»., 12-13% la resa a inizio campagna olearia in ottobre, aumentata ovviamente nelle settimane seguenti fino a punte finali del 19-20., «Il risultato - spiega Ghirardelli - è un olio prezioso e ben composto con la giusta tonalità di amaro e piccante, buon fruttato e acidità bassa»., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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