«Palladio Gardesano» In attesa del premiato ci si consola con l’arte

La scultura destinata al prossimo Palladio Gardesano

Passa (anche) dalla Fiera di Puegnago la volata finale del «Palladio Gardesano», il premio ispirato dal giornalista Attilio Mazza in scena ormai dal 2014 e che ogni anno viene consegnato a una figura di rilievo che ha lasciato il segno (e continua a lasciarlo) nell’ambito della promozione e della valorizzazione del lago di Garda., Da due anni a questa parte l’iniziativa è organizzata dalla Confraternita del Groppello capitanata da Massimo Piergentili: c’era anche lui tra i giurati eccellenti (insieme ad Aldo Silvestri in rappresentanza del Comune di Salò, Ivan Spazzini di Slow food, Luigi Alberti del Consorzio Lago di Garda Lombardia, Alberto Rigoni della Confraternita del Lugana) che solo poche settimane fa, a Salò, hanno deciso quale sarebbe stato il vincitore del 2018., IL NOME però è ancora top secret: verrà svelato solo il 6 settembre prossimo a Gardone Riviera, e poi il premio vero e proprio sarà consegnato il 14 settembre nella cornice del Grand Hotel (sempre a Gardone)., Intanto, fino a stasera sarà ancora possibile ammirare le 22 opere realizzate dagli studenti dell’Accademia Santa Giulia di Brescia, tra le quali è stata selezionata la scultura che sarà il vero Palladio Gardesano e che verrà consegnata al misterioso vincitore., Un Breve palmares del rinonoscimento: nel 2014 è stato consegnato ad Attilio Camozzi, nel 2015 all’enologo Mattia Vezzola, l’anno successivo al regista Franco Piavoli, lo scorso anno a Giordano Bruno Guerri.

Questa iniziativa è stata istituita quattro anni fa dalle tre confraternite enoiche del lago, e appunto ideato da Attilio Mazza che così raccontava: «Ho pensato al nome per il premio., D’Annunzio scrisse un solo articolo a tema gardesano, intitolato Il Palladio del Garda, per ringraziare il sindaco di Maderno che gli aveva offerto in dono il Serraglio., Mi sembrerebbe bello riprendere quel titolo, perché Palladio significa anche difensore; ciò che rappresenta una difesa, una protezione»., VENENDO ai recenti «paladini» gardesani, è stato proprio l’enologo Vezzola uno dei protagonisti del convegno inaugurale della Fiera: «Produciamo del cachemire e lo vendiamo come fosse compensato» ha affermato con riferimento alle produzioni agricole del comprensorio, cogliendo la provocazione lanciata poco prima dal sindaco Adelio Zeni., «Ci sono tanti, troppi produttori - ha detto infatti Zeni - che fanno fatica a presentarsi sul mercato nonostante realizzino prodotti di altissima qualità».

Suggerimenti