Sciopero alla Casa di riposo
I sindacati al contrattacco

A sette giorni dallo stato di agitazione proclamato all’interno della Casa di riposo di Toscolano Maderno gestita dalla Fondazione Rsa Bianchi, ecco arrivare dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl le motivazioni della protesta.

Spiegazioni giunte dopo che Fondazione Bianchi aveva affermato il proprio «rammarico e stupore per una decisione strumentale, nella quale si fatica a capire le reali motivazioni e rivolta più a fini politici esterni che non direttamente verso la direzione della casa di riposo».

«Nessun aspetto strumentale rivolto a fini politici esterni - premettono i sindacati - le motivazioni che ci hanno portato a indire lo stato di agitazione sono che dal confronto avuto con l’amministrazione nelle ultime settimane, non sono state date risposte soddisfacenti rispetto ai temi trattati. Nello specifico è emerso che spesso non si riesce a dare un’adeguata assistenza agli ospiti in quanto gli stessi piani di lavoro di fatto vengono mantenuti inalterati anche in assenza di personale. Non sempre gli standard assistenziali delle Rsa risultano garanzia di qualità dal momento che deve essere garantito l’allettamento, la pulizia e l’imboccamento dell’ospite anziano svolta solo da alcune qualifiche specifiche che costringe di fatto il personale a restringere i tempi delle varie operazioni a scapito sempre dell’ospite».

Ed ancora: «Il mantenimento del contratto degli enti locali non è una facoltà, ma obbligo per la Fondazione, così come per la formazione del personale».

In merito al tasso di assenteismo evidenziato dalla direzione della Rsa, i sindacati sostengono che deve essere visto nel contesto complessivo che comprende malattie lunghe, infortuni sul lavoro e malattie certificate dai medici. «Noi chiediamo solo il rispetto di quanto l’amministrazione a parole continua a proclamare, ma non si concretizza nei fatti» è la tesi sindacale.L.SCA.

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