Sul Garda il
raduno dei
neonazisti d’Europa

Al «Boreal meeting» politica e musica all’insegna dell’estrema destraIl danese Daniel Carlsen, tra i «politici» annunciati alla convention BATCH

Se fosse solo un «normale» raduno di Forza Nuova, non il primo nè l’ultimo, forse non avrebbe destato tutto questo scalpore il meeting internazionale dell’estrema destra, che da oggi a domenica si terrà a Torri del Benaco, tra dibattiti, concerti e mercatini «nostalgici».

E invece questo «Boreal european meeting» è diventato un caso, suscitando proteste su tutto il Garda e in tutta Italia, perchè accanto a Roberto Fiore, storico leader di Fn, sono stati invitati a parlare alcuni dei «politici» più discussi del continente.

NELLO SPAZIO dibattiti, domani, sono attesi nell’ordine: il danese Daniel Carlsen, capo del Danersken Parti, famoso per i suoi discorsi pro-Hitler; l'inglese Nick Griffin, che ha una lunga storia (anche giudiziaria) di accuse di incitamento all'odio razziale; il tedesco Udo Pastors, ex leader del partito «Nazional Democratico» tedesco, condannato per odio razziale, famoso per aver definito la Germania uno «Stato ebraico»; l’ungherese Toroczkai Laszlo, già capolista del movimento ultranazionalista Jobbik. Personaggi insomma che, chi più chi meno, è abbastanza corretto definire neonazisti, o almeno molto vicini a quelle idee.

Nello spazio musica invece si esibiranno gruppi come i Gesta Bellica (quelli che cantano «Potere bianco!»), i Legittima Offesa e altri complessi di culto per il pubblico dell’estrema destra.

MA A SUSCITARE clamore è anche il fatto che il Comune di Torri del Benaco abbia concesso il patrocinio, autorizzando l’utilizzo dello stemma municipale: l’apposita delibera definisce la manifestazione «meritevole di accoglimento e di concessione del patrocinio comunale per la valenza culturale e sportiva a favore di residenti e turisti».

Insorgono l’Anpi, l’Associazione nazionale ex deportati, parlamentari veronesi del Pd e del M5s, l’Unione delle comunità ebraiche italiane, che hanno scritto al Prefetto.

Ma si fanno sentire pure gli amministratori di altri Comuni del lago, consiglieri comunali e anche sindaci, da Garda a Caprino, da Costermano a Malcesine, tutti convinti che un raduno di questo tipo in piena stagione, oltre alle considerazioni di merito, non sia il massimo per l’immagine internazionale del turismo gardesano.

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