Tangenziale
infinita, Sirmione
si ribella

La tangenziale fra Sirmione e Peschiera: lo svincolo già ultimato è chiuso al traffico ormai da mesi BATCH

«Il tempo della pazienza è finito». Il tema è quello, ormai ultraventennale, della tangenziale infinita tra Sirmione e Peschiera. E l’affondo del sindaco Alessandro Mattinzoli è durissimo: «I cittadini, e con loro la nostra amministrazione, hanno dimostrato un grande senso di responsabilità. Ma se le nostre richieste resteranno inascoltate, allora penseremo anche ad azioni non istituzionali».

Ora è tempo di ultimatum all’Anas e alla Regione Veneto: «Se entro settembre qualcosa non si muoverà, smetteremo di parlare e basta - annuncia Mattinzoli -. I cittadini esasperati sono pronti a scendere in strada. E io sarò con loro, anche se ci sarà da bloccare la tangenziale per avere ascolto».

Tema caldo, caldissimo a Sirmione: sulla Sr11, la tangenziale che porta dritta a Peschiera, inaugurata solo pochi mesi fa, lo svincolo di Rovizza è ancora insopportabilmente chiuso al traffico. Un cartello ne annuncia il passaggio interdetto, poi blocchi di cemento a bloccare il transito. Per chi viene da Brescia è impossibile uscire a Rovizza: il «trucco» è continuare verso Peschiera, e poi tornare indietro. Stessa cosa per chi abita a Rovizza e deve andare verso Brescia: per immettersi in tangenziale c’è da arrivare a Peschiera e poi tornare indietro. Non ha senso.

«CI SENTIAMO TRADITI due volte - attacca Mattinzoli -: prima quando abbiamo dovuto aspettare anni per la conclusione del tratto finale verso Peschiera, poi quando lo hanno inaugurato, tra l’altro senza nemmeno invitarci, “dimenticandosi“ della bretella di Rovizza. E dei 700 mila euro che abbiamo investito, di tasca nostra, per proseguire i lavori su un tratto stradale che nemmeno era sul nostro territorio comunale».

INDISCREZIONI sul ritardo: pare manchino i fondi e che ci siano problemi sugli espropri: «Sono false giustificazioni - sostiene Mattinzoli -. La bretella era finanziata e già inserita nel progetto. La Regione Veneto e Veneto Strade ci avevano assicurato che la variante non sarebbe stata aperta fino a quando non fosse stata interamente completata. Anche gli espropri sono un falso problema: sono due i proprietari coinvolti, ci ho parlato io. E sono disponibili a collaborare. Nessuno pensa all’importanza dell’uscita di Rovizza, anche come valvola di sfogo in caso di incidenti o di traffico intenso. Adesso i cittadini sono stanchi, e noi con loro. Se l’obiettivo non si raggiunge in tempi brevi, allora protesteremo come si deve. In che modo, ripeto, dobbiamo deciderlo. Ma siamo pronti anche a metterci in mezzo alla tangenziale a bloccare il traffico».

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