Un maestro per tutti dalla penna al pennello

Tullio Ferro: aveva 93 anni

Grande testimone della società contemporanea e della bellezza della natura, Tullio Ferro era nato nel 1929 a Loreo, in provincia di Rovigo, ma cominciò nel 1960 a consumare scarpe «alla scoperta di luoghi, archivi, monti, corsi d’acqua, storie e miti del Garda»., Così è riportato con ottima sintesi sulla sua pagina biografica sul sito dell'Associazione Artisti Bresciani., Sì perché Ferro era scultore, pittore, poeta e giornalista., Dalle origini polesane, fu una firma storica del giornalismo che dire «gardesano» par riduttivo ma rispecchia altresì uno dei suoi più grandi amori: il Benaco, da descrivere con la penna e il pennello., L'inizio della carriera artistica negli anni '50 con uno pseudonimo che non celava troppo la sua identità: Tuferro., Tante le personali allestite in Italia e all'estero da Parigi a Bilbao, dal Parco dei Principi di Roma all'Arts Expo di Ginevra.

Fu amico stimato di artisti e poeti fra i più grandi: della sua opera hanno scritto Diego Valeri, Andrea Zanzotto, Mario Rigoni Stern, Jean Tardieu e molti altri., Viveva a Desenzano e fu autore di numerosi libri dedicati al Benaco, come «Il lago si racconta: geografie e storie del lago di Garda»., Una trentina i suoi testi tradotti in varie lingue., Nel 1992 vinse il premio nazionale di giornalismo «De senectute» a Montecatini Terme., L'Ordine dei Giornalisti gli ha consegnato la medaglia per i 50 anni di carriera., Un maestro per tutti anche in questa professione., Tra i grandi.

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