Vela solidale, il progetto accelera

La barca svedese Rockford

Dopo il Rockford, un’imbarcazione di costruzione svedese lunga 11 metri donata dalla famiglia Saporiti di Como, un nuovo prezioso e quanto mai gradito regalo di compleanno potrebbe giungere tra poco a sostenere a Gargnano le attività di Hyak onlus, l’associazione nata venti anni fa dalla collaborazione tra la Psichiatria dell’Asst del Garda, il Cps di Salò e i club velici dell’alto Garda bresciano, il Circolo Vela Gargnano, la Canottieri Garda, il Cvt di Maderno e il Circolo Nautico Portese.

Hyak ha infatti partecipato al concorso solidale lanciato da Banca Valsabbina (le migliori iniziative potevano essere votate sul sito dell’istituto di credito, che ora sta selezionando i vincitori) con un progetto che nasce dall’entusiasmo degli operatori della Psichiatria di Desenzano e dalla convinzione che la pratica dello sport abbia effetti terapeutici non secondari.

Da qui l’idea di provare a valutare come pazienti psichiatrici gravi si possano adattare a una situazione che richiede comportamenti antitetici alla loro patologia. L’associazione è impegnata da molti anni nel sociale attraverso l’organizzazione di eventi di carattere nazionale e internazionale rivolti a velisti con disabilità motorie.

Tra questi la partecipazione delle sue imbarcazioni e dei suoi ragazzi alla Centomiglia e alla CentoPeople, al raduno Vele Storiche di Portese e alla Childrenwindcup. «Per poter navigare in barca a vela - spiega il presidente del Cvg Francesco Capuccini - servono collaborazione e fiducia nell’altro, rispetto dei ruoli e dei tempi di manovra».L.SC.

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