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Vino, Borgo la Caccia batte il Covid: più 130 per cento nell'anno della pandemia

I vini di Borgo la Caccia hanno battuto la pandemia

Una crescita delle vendite stimata intorno al 60% a fine 2021 rispetto al pre lockdown per la cantina Borgo la Caccia e una penetrazione sempre maggiore sul mercato domestico e su quelli internazionali. Tradizione, sostenibilità e innovazione e un ampliamento nella gamma dei vini sono i segreti che già nel 2020 hanno permesso al giovane imprenditore Andrea Bonomelli di chiudere l'anno con un boom di vendite: circa 350 mila bottiglie, 200 mila bottiglie in più rispetto al 2019, con un risultato commerciale in crescita del 130% circa. Il Lugana DOC rappresenta il 70% della produzione della tenuta borgo la caccia, confermando così la crescita del brand e l’apprezzamento sempre maggiore del consumatore.

La presenza commerciale di Borgo la Caccia è fortemente radicata sul mercato domestico con un 70% delle vendite destinate al Nord e al centro Italia. L'altro 30% è diretto all’estero, ripartito tra Germania, Svizzera, Canada e Cina. “Nonostante la difficile situazione economica globale legata alla pandemia la nostra produzione vinicola ha visto una importante crescita -commenta Andrea Bonomelli, titolare della tenuta -. Questi numeri importanti riflettono il nostro impegno nella crescita di volumi e di qualità, non solo con la linea premium di Borgo la Caccia ma anche con le linee destinate alla GDO: Massi del Garda e Garda Morena e alla linea dedicata alla Comunità Lautari. Un progetto Solidale che ha permesso di creare una etichetta dedicata, in cui i ricavi delle vendite contribuiranno a sostenere la comunità stessa. Voglio ringraziare anche il nostro enologo Stefano Chioccioli  - continua Bonomelli - grazie alla sua preziosa guida ci ha permesso di creare vini sempre più innovativi all'interno del territorio del Lugana, utilizzando materiali tradizionali, che hanno ispirato nuove tecniche di vinificazione sulla varietà autoctona del Turbiana di Lugana”.

Anfore di terracotta, Drunk Turtle (anfore in cocciopesto) e Barrique per la fermentazione integrale sono alcune delle tecniche di vinificazione che hanno permesso di ottenere vini che non tradiscono la classicità ma esprimono una nuova e forte personalità. A Borgo la Caccia l'innovazione cammina di pari passo con la sostenibilità, come spiega Carlotta Favretto, Responsabile commerciale e marketing dell’azienda: "La certificazione SQNPI, ottenuta nel 2020 rappresenta un’ulteriore conferma del processo di modernizzazione e sostenibilità intrapreso nella gestione della nostra cantina negli ultimi 7 anni. Scelte strategiche che hanno portato alla creazione di prodotti di alta qualità, iconici, memorabili e sempre in linea con i valori aziendali: tradizione, sostenibilità, innovazione”.

 

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