È morta «Vita»,
il simbolo
di Green Hill

«Vita» era stata liberata in un blitz contro l’allevamento di Montichiari

È morta «Vita», la femmina di beagle liberata nel 2012 con un blitz degli animalisti dall’allevamento Green Hill di Montichiari dove i cani venivano allevati per la vivisezione., La fotografia della cagnolina che veniva sollevata oltre il filo spinato dalle mani degli attivisti il 28 aprile era diventata il simbolo della protesta contro Green Hill., L’annuncio è venuto dalla ong animalista Leal attraverso un post pubblicato su Facebook., L’allevamento di Montichiari era poi stato chiuso nello stesso anno dalla procura di Brescia per le condizioni in cui venivano tenuti gli animali., I titolati ed il veterinario della struttura sono stati condannati definitivamente nel 2017 per maltrattamento e uccisione di animali., È stato invece rinviato al gennaio prossimo, e quindi cadrà in prescrizione, il processo che vede coinvolti cinque attivisti che il 14 ottobre 2011 occuparono il tetto di un capannone esponendo lo striscione con la scritta «Questo lager deve chiudere».

Il gesto, però, quando riprenderà il processo, godrà della prescrizione visto che sono trascorsi quasi sette anni dal sequestro dell’allevamento., «L’avevano chiamata Vita, la cagnolina della foto che passava sostenuta da tante mani sotto il filo spinato dell’allevamento di Green Hill - si legge nel post della Leal -., Da ieri non c’è più., Se n’è andata per malattia dopo avere trascorso anni meravigliosi con la sua famiglia umana., La sua foto strepitosa è una delle più belle e significative della liberazione»., •

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