Castegnato si prepara all’arrivo di don Duilio

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista di Castegnato si prepara ad accogliere il nuovo parroco don Duilio LazzariDon Duilio Lazzari

La comunità di Castegnato si prepara a dare il benvenuto a don Duilio Lazzari, sacerdote votato all’accoglienza e al dialogo interreligioso., L’ingresso del nuovo parroco, sabato 2 ottobre, sarà scandito da una serie di iniziative, a partire dall’accoglienza fissata alle 16 nella parrocchiale di San Giovanni Battista., A seguire spazio al saluto del sindaco Gianluca Cominassi., Quindi don Lazzari incontrerà i rappresentanti delle associazioni del paese al Centro civico, e gli ospiti del Centro anziani., Il nuovo parroco raggiungerà il parco Put de la Preda per dialogare con le famiglie, mentre alle 18 sarà celebrata la messa con il rito di ingresso in oratorio., A seguire verrà offerto un rinfresco per tutta la comunità., Per partecipare sia alla celebrazione che al rinfresco al centro giovanile è necessario essere in possesso del Green pass., L’insediamento del nuovo parroco sarà preceduto da una serie di tappe di avvicinamento., Domani alle 18 verrà celebrata la messa per le vocazioni con monsignor Giovanni Palamini , mercoledì 29 alle 20.30 è fissato l’incontro «Una chiesa in cammino» con don Maurizio Rinaldi, e giovedì 30 alle ore 20.30 l’adorazione e le confessioni.

Classe 1958 e ordinato nel 1982, don Duilio Lazzari è originario della parrocchia di Collio., Il primo incarico è stato quello di curato di Castenedolo dal 1982 al 1995, prima di approdare a Bovezzo dal 1995 al 2000., Fino al 2011 è stato parroco di Odolo e successivamente di Padergnone., Proprio a Bovezzo e Odolo don Lazzari si è distinto per il suo costante impegno nel promuovere la cultura dell’accoglienza e del dialogo tra le religioni, anche alla luce della folta presenza di musulmani nei due paesi., Dal pulpito ha sempre esortato i fedeli a superare paure e pregiudizi., Sentimenti che altrove riescono a minare alla base il rapporto con gli immigrati, ai quali ha però sempre chiesto dignità., Nel 2018 a Padergnone aveva esortato i parrocchiani a non dare l’elemosina ad un giovane africano che questuava fuori dalla chiesa., Non per mancanza di carità, ma perché, aveva spiegato, «sono gesti che ledono anche la dignità di chi riceve una moneta., Ci sono altri modi per prendersi cura degli ultimi».•.

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