Assolti perchè il fatto non sussiste., Si è concluso così il processo nei confronti di quattro vertici aziendali dell’ex Stefana., L'azienda in più circostanze «con artifici e raggiri consistiti nell'approfittare del rapporto fiduciario in essere con il Banco di Brescia spa trattandosi di cliente storico – si legge nell'imputazione - e nel dissimulare il proprio stato di insolvenza inducendo in errore l'istituto circa il buon esito di varie operazioni commerciali consistite nella stipula di contratti di anticipazione export per un totale di 12 milioni di euro, si procurava un ingiusto profitto»., Ieri quindi l’accusa ha chiesto per tutti e quattro gli imputati la condanna a due anni di reclusione., Dopo l’intervento della parte civile sono intervenute le difese, rappresentate dagli avvocati Luigi Frattini, Eustacchio Porreca e Massimo Bonvicini., Il passaggio principale è stato quello, nelle argomentazioni difensive, che non c’è stata alcuna cessione di credito da parte della Stefana.
Questo perchè sarebbero mancati gli elementi principali alla base della cessione del credito., La cifra al centro della vicenda finita a processo è di dodici milioni., Ma, secondo quanto spiegato dalle difese non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale nei confronti del debitore., E non c’è stato nemmeno alcun accordo di cessione del credito., Per conoscere le ragioni dell’assoluzione, in ogni caso bisognerà attendere le motivazioni., M.P.