Il messaggio intimidatorio gli costa l’incarico

La sede del Tribunale amministrativo di Brescia in via Carlo Zima BATCH

Legittimo pensarla diversamente, e magari anche accalorarsi nella discussione, ma non si scada mai nelle molestie sul piano personale. I giudici del Tribunale amministrativo di Brescia hanno così bocciato il ricorso del vicepresidente vicario del Consorzio di bonifica Oglio Mella con sede legale a Flero contro la sua destituzione deliberata dal Consiglio di amministrazione.

Il vicepresidente, di cui il Tar protegge l’identità con un omissis, aveva inviato al revisore dei conti del Consorzio - si legge nell’ordinanza - un mms con una stella sullo sfondo e sovraimpressa la scritta «Chi colpisce alle spalle, lo fa solo perchè davanti non ci sarebbe mai riuscito», e una conclusione dal vago sapore intimidatorio: «A prestissimo».

IL VICEPRESIDENTE, consapevole a quel punto di aver esagerato, si era scusato con la destinataria del messaggio, prima al telefono e in seguito con una lettera. Ma il pentimento non è bastato a far tornare il sereno negli uffici, tanto che nei giorni successivi il Consiglio di amministrazione del Consorzio ha revocato il mandato di vice-presidente vicario provvedendo nel contempo alla sostituzione. I giudici amministrativi hanno confermato la correttezza delle procedure seguite per la rimozione dall’incarico per poi sottolineare che «l’episodio è indubbiamente grave e costituisce una giusta causa di interruzione del rapporto di fiducia tra l’ente e il singolo amministratore. Quella che è venuta meno è - recita l’ordinanza - la fiducia nella correttezza dei comportamenti in ambito istituzionale, che non è intaccata dalla diversità di opinioni e dallo scontro anche acceso sulle differenti soluzioni amministrative, ma non tollera molestie di alcune genere sul piano personale». E le scuse non hanno alcun valore riparatore poichè «il consiglio di amministrazione non può eludere il problema, derubricandolo a controversia tra privati. Il messaggio molesto è intervenuto nel corso di contatti istituzionali tra il revisore dei conti e il ricorrente e dunque è materia di interesse del Consorzio». W.G.

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