L’edicola-galleria omaggia don Camillo e Peppone

Una delle immagini in esposizione nell’edicola di San Zeno

Settant’anni fa usciva «Don Camillo», il primo dei cinque fortunati film che videro come protagonista una strana coppia: da una parte il bolognese Gino Cervi e dall’altra Fernandel, attore francese di Marsiglia., Tutto prese vita dalla fantasia del giornalista e scrittore Giovanni Guareschi, che traspose i due «blocchi» - quello atlantico sostenuto dagli Usa e quello comunista dell’Urss - in un piccolo paese in riva al Po, Brescello., Qui al sindaco comunista Giuseppe Bottazzi detto Peppone si opponeva il parroco don Camillo., Il confronto tra i due personaggi «di peso» fotografava la società rurale italiana del Dopoguerra, genuina, popolare e dove il rispetto per la persona veniva prima di ogni altra cosa.

Si ispira proprio a questi due personaggi, e ai loro film, la mostra allestita nell’edicola Ferrati di piazzetta 28 Maggio a San Zeno: in 16 fotografie è concentrato il successo di una saga senza tempo., Guerino Giacomelli, abituale frequentatore del Museo di Brescello, ha selezionato le immagini, mentre Silvio Camisani ha curato scenografia e allestimento., La mostra resterà allestita fino al 31 maggio., •., C.Reb.

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