Misure a prova di «scosse»

I relatori del convegno promosso negli uffici regionali a Brescia BATCH

Brescia sotto stretta sorveglianza sismica. La quasi totalità dei Comuni in zona 2 ad alta sismicità di tutta la Lombardia (52 su 57) si trovano infatti nella nostra provincia. Un aspetto legato anche alla presenza della faglia che dall’Alto Garda prosegue fino alle Giudicarie, una delle più attive dal punto di vista dei movimenti tellurici e anche negli ultimi mesi non sono mancate le conferme del poco invidiabile primato.

Le «istruzioni per l’uso» del nuovo pacchetto normativo sono state illustrate ieri agli amministratori locali dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Simona Bordonali, supportata da un pool di tecnici formato da Fabrizio Cristalli, Cinzia Secchi, Angelo Crippa, Roberto Zangari, Silvia Barbugian Negro, Giuseppe Di Nuzzo e Carmela Melzi. Il tutto con una premessa: anche se il territorio presenta un’alta predisposizione ai terremoti, la valutazione del rischio può essere bassa se le costruzioni sono realizzate con materiali e soluzioni progettuali in grado di sopportare eventuali scosse.

La nuova normativa - che si applica anche alle modifiche su edifici già esistenti - prevede per questo, nei territori in zona 2, una procedura di «autorizzazione» dei progetti scandita da una specifica valutazione delle misure antisismiche.C.REB.

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