«Un luogo aperto a tutti
al servizio delle comunità»

Il parroco don Raffaele Donneschi BATCH

Fra le esperienze più pregnanti di Raffaele Donneschi, ordinato sacerdote nel 1976, figura quella in Brasile fra il 1982 e il 1994, l’incarico nell'ufficio missionario diocesano prima e di condirettore per il dialogo interreligioso, poi Dal 2011 è parroco del Villaggio Violino e, dall'anno successivo, anche della Badia.

DON RAFFAELE regge due parrocchie per alcuni versi simili. «Alla Badia si respira un maggior senso comunitario e di partecipazione, quasi da paese – ammette il parroco – mentre il Violino, non ha quasi più niente dell'iniziale spirito comunitario. Anche da questo, credo che dipenda il tipo di religiosità diverso nelle due comunità: più tradizionale alla Badia, più freddo e razionale al Violino. Il compito nostro, adesso che i preti calano e siamo nella necessità di accorpare le parrocchie, è quello di creare una Unità pastorale nel rispetto delle tradizioni di ogni singola parrocchia, unificando i servizi e utilizzando al meglio tutte le strutture». Alla Badia gli abitanti sono 3600, al Violino 3700. «I praticanti - tira le somme don Raffaele -, si aggirano intorno al 15-20% della popolazione. Il nostro operare non è volto a fare del proselitismo gratuito. Anche per i non praticanti proponiamo i Centri di Ascolto. Ne abbiamo dodici e ci servono per essere vicini a tutti; sono gestiti da animatori laici che propongono un processo formativo per le famiglie utilizzando il passa-parola. Molto importante è, poi, la catechesi per i genitori dei bambini che frequentano l'Iniziazione cristiana».

L’organizzazione delle attività sportive negli oratori è affidata all'Uso del Violino e al Gso della Badia.G.B.M.

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