L’ADDESTRAMENTO. L’autodromo di Franciacorta ha ospitato una sessione di corsi teorici e pratici per migliorare le reazioni al volante

La sicurezza è anche questione di allenamento

L’intervento di Giorgio Guidetti medico dell'ospedale di CarpiI corsi di guida sicura aiutano

Accorgimenti concreti, azioni date per scontate, test in presa diretta. Alla mattina di studi nell'Autodromo di Franciacorta, si è accompagnato un pomeriggio di corsi con prove pratiche per i partecipanti, una comitiva di 50 persone.

«Il mio personale percorso di sensibilizzazione è iniziato nel 1994 – racconta Stefano Livio, istruttore e pilota professionista –: nel corso degli anni ho sviluppato un sistema empirico che cercasse di mostrare ai miei allievi il modo migliore per disegnare le traiettorie. Aumentando la qualità di guida, infatti, aumenta anche la sicurezza in strada».

Accanto ai consigli pratici, però, si affiancano anche questioni fisiche e psicologiche. «Il corpo tende ad abituarsi agli obbiettivi fissati dagli occhi – spiega Giorgio Guidetti, dell'Unione operativa di Audio-Vestibologia all'Ospedale Ramazzini di Carpi –. Il problema è che l'occhio guarda quello che più ci interessa, secondo un processo rinominato focusing, mentre il cervello si attiva di più per quello che gli piace a primo impatto. Come conducenti di mezzi, dobbiamo essere in grado di esplorare quello che ci sta intorno, evitando ovviamente le distrazioni e memorizzando il miglior programma di movimento». Con la concreta opportunità di migliorare: «Possiamo allenarci a ridurre i saccadici, ovvero i movimenti volontari e normali dell'occhio che hanno la funzione di spostare nella zona retinica di massima sensibilità i vari punti importanti dell'ambiente esterno che stiamo osservando».

Infine i risvolti psicologici. «L'attività di guida è certamente tra le più complesse – riflette Claudia Ferron, psicologa del traffico –. Richiede un'interazione costante con il veicolo e con l'ambiente che ci circonda. I passi fondamentali sono un'esplorazione attenta e non alterata del campo visivo e una capacità di prevedere il comportamento altrui. Solo con una grande attenzione per questi fattori è possibile ridurre il rischio di incidenti». Il che implica a monte una cultura della prudenza e la consapevolezza delle proprie attitudini alla guida. J.MAN.

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