Al festival «Narramondo»
sapori e storie di umanità

Il linguaggio che la caratterizza è la narrazione di storie che viaggiano sulle ali del vento e attraversano i confini. Non a caso si chiama MaroneNarramondo l’associazione che da 5 anni organizza l’omonima festa multiculturale a Marone, in calendario sabato e domenica.

Una festa che imbandisce sempre un appetitoso menù: degustazione di cibi dai quattro continenti, racconti nei cortili come una volta si usava nelle stalle, allestimenti teatrali. Il piatto forte, sabato 29, alle 21, nella sala «don Riccardo Benedetti», è la messa in scena di «Tracce», esito di un laboratorio teatrale condotto dal regista e attore bresciano di origine marocchina Abderrahim Abdul El Hadiri: laboratorio cui hanno partecipato 8 richiedenti asilo, 6 africani e 2 afghani ospiti a Zone e in Valcamonica. Tema: il viaggio che vede protagonisti, loro malgrado, i disperati (i fortunati che ce la fanno) che la tv mostra arrivare stipati su barconi. La drammaturgia, curata da Cati Cristini, fondatrice di MaroneMarramondo insieme con Daniela Bontempi e Roberto Predali, è liberamente tratta dal romanzo «Nel mare ci sono i coccodrilli» di Fabio Geda. Africani e afghani parleranno e canteranno nelle rispettive lingue; a dar voce ai loro sentimenti, fuori campo, Mara Pesenti e Cati Cristini. Moira Della Fiore proietterà, sulle note di GianMaria Testa, spezzoni di filmati sui migranti.

Domenica la festa coinvolgerà famiglie di origine straniera nella preparazione di cous cous, tajine, Yassa, riso pakistano e altre specialità. Dalle 18,15 assaggi saranno offerti gratuitamente sul lungolago. Alle 17,30, a ripetizione, tre brevi narrazioni nei cortili vicini.

Alle 21, sul sagrato, la chiusura in bellezza con «Il fiore azzurro», spettacolo con attrice e pupazzo di e con la foggiana Daria Paoletta, della compagnia Burambò, novellatrice di talento che si è esibita in importanti festival di narrazione. G.Z.

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