I geologi «spengono» l’allarme tsunami

I geologi hanno spento l’allarme tsunami a Montisola: la perla del lago di Iseo non rischia un’inondazione

•• È concreto un allarme tsunami per il territorio di Montisola?, La risposta è no., La situazione di Tavernola Bergamasca, su cui incomberebbe un milione di metri cubi di roccia «mosso» da un movimento franoso registrato dal sistema di monitoraggio del cementificio a lago, è di grave pericolo., Ma per l'isola, che si trova a metà strada tra le due sponde bresciana e bergamasca del Sebino, non esisterebbero problemi incombenti., A dirlo sono i geologi, sulla base delle valutazioni: anche se cadesse direttamente in acqua una massa di roccia di tali proporzioni, non riuscirebbe a dare vita a un'ondata anomala, tale da investire Montisola e provocare problemi sicuramente di portata preoccupante., «Certo - ha spiegato il geologo Mario Capponi, che negli anni ’80 era stato chiamato a monitorare il versante bergamasco a seguito di alcuni movimenti anomali - l'impatto tra roccia e acqua alzerebbe un movimento ondoso circolare, ma la distanza tra le due coste è alta e, al massimo, la cresta potrebbe toccare l'altezza di alcuni metri, che si perderebbero sulla distanza e giungerebbero alla zona del porto di Siviano indebolite., Potrebbero causare alcuni problemi alle abitazioni a riva lago, così come a quelle della vicina Tavernola».

A Montisola c'è chi ricorda che, negli anni ’70, l'allerta era arrivata alle stelle e, addirittura, erano state sgomberate alcune case nella frazione Siviano, proprio per la paura di uno Tsunami lacustre., «Non sono allarmato - ha dichiarato il primo cittadino di Montisola, Fiorello Turla - bensì allertato»., Sulle cause dello smottamento che incombe sull’area bergamasca, il geologo ricorda il terremoto di alcuni giorni fa, che fortunatamente non ha provocato danni ma fatto solo scattare l’allarme., «L'epicentro è stato individuato a una profondità di due chilometri, in territorio di Viadanica - ha spiegato Mario Capponi - a poca distanza da questa zona., Probabile che questa scossa abbia influito sul fragile equilibrio della sponda interessata».•., A.Rom., © RIPRODUZIONE RISERVATA

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