Applausi a scena aperta al «Museo d’arte orientale Collezione Mazzocchi» di Coccaglio inaugurato nei giorni scorsi con una visita guidata del direttore Paolo Linetti e del suo staff che hanno illustrato le prime 200 opere delle 500 in totale che compongono il patrimonio d’arte nipponica (soprattutto sette-ottocentesca) donato dalla famiglia Mazzocchi nel 1961: armi (spade, una addirittura cinquecentesca e una seicentesca, alabarde, armature, archi con frecce, pistole), ma anche avori, bronzi (vasi, braccialetti, specchi, brucia-incenso e statuette), legni (ventagli, mobili, scatole, statuette, ricostruzioni di case e palazzi), ceramiche (tazze da the, statuette, brucia-incenso), pitture (dipinti su seta e carta di riso) e stampe, in particolare della corrente Ukiyo-e. Opere che viste dal vivo suscitano grandissime emozioni.
Al taglio del nastro, accanto al presidente della Fondazione Pompeo e Cesare Mazzocchi Alberto Facchetti, il sindaco Franco Claretti, il sindaco di Torbole Casaglia Roberta Sisti e l’attrice/testimonial Emanuela Panatta.
«Il sogno di sessantadue anni fa di Cesare Mazzocchi e della moglie Eva che questo ingente patrimonio di arte giapponese accumulato nell’800 dal padre Pompeo e da loro donato alle comunità di Coccaglio e Torbole Casaglia fosse reso completamente fruibile da tutti è finalmente realizzato» ha detto raggiante Alberto Facchetti.
Il museo è aperto tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, chiuso il lunedì. Il biglietto intero costa 5 euro, quello ridotto per i membri di un gruppo di almeno 15 persone e per gli over 65enni è invece di 3 euro. Per tutti i bambini fino a 6 anni e per tutte le scolaresche di Torbole Casaglia e di Coccaglio l’ingresso è gratuito.
A richiesta sono disponibili anche visite guidate e laboratori didattici, questi ultimi partiranno il 13 dicembre. Informazioni e prenotazioni contattando il numero 349-6229243 oppure scrivendo a museodarteorientalecm gmail.com. P.TED.