La madre di tutte le mele ha regalato buoni frutti botanici e diplomatici

La spedizione di ricercatori proveniente dalla Franciacorta è stata ricevuta dai parlamentari nel palazzo del Governo della capitale BiškekLa consultazione dei testi «sacri» della botanica svelano l’incredibile biodiversità del territorio asiatico DUCIS

Un successo dal punto di vista scientifico, ma anche sul fronte della diplomazia...botanica., La spedizione partita dalla Franciacorta per ricercare i semi della Mela primigena, la varietà più antica del mondo da trapiantare nell’Orto botanico, ha raggiunto tutti gli obiettivi, ma anche aperto canali di collaborazione con l’Asia., Gli esploratori delle terre incontaminate kirghisa sono tornati in Italia con un pieno di campioni della pianta che presenta un dna risalente a 60 milioni di anni fa., Il recupero della ricchezza genetica ha compiuto il primo passo, anche se le analisi e i primi test d’innesto prenderanno il via solo tra un anno, quando si suppone dai semi sbocceranno le prime piantine., Hanno dato frutto anche gli incontri istituzionali., I kirghisi, reduci da progetti collaterali con la Cina, Corea, Russia e Turchia tutte di stampo commerciale, hanno condiviso grazie ai ricercatori bresciani una partnership di stampo scientifico., Brescia è la prima a livello mondiale ad aver condiviso con il Kirghizistan un piano no-profit sulla salvaguardia del patrimonio naturale., Il professor Antonio De Matola insieme al suo team di esperti, sono stati protagonisti di un’audizione davanti i parlamentari kirghisi., «C’è una speranza condivisa – ha commentato il curatore degli orti di Ome Antonio De Matola -, ovvero tutelare il patrimonio ambientale e per i futuri studi genetici»., Su invito del ministro dell’Ambiente del Kirghizistan la task force bresciana ha tenuto anche un discorso nel palazzo del Governo., E nella capitale Biškek hanno tenuto una conferenza sulla biodiversità., «I parlamentari hanno colto l’occasione per renderci note informazioni sul loro patrimonio ambientale – svela Francesco Foletti responsabile della spedizione - per loro il progetto che stiamo portando avanti ha grande valenza., Verranno svolti studi che qui non sono mai stati fatti., Speriamo che al nostro rientro il ministro del Mite Roberto Cingolani ci dia udienza.

Proprio per riferire dell’incontro avvenuto»., I vertici del governo kirghiso hanno reso partecipi gli studiosi di un progetto importante contro il degrado in un’area di 45 mila ettari con la messa a dimora di un bosco al centro di una zona urbana., Hanno chiesto a De Matola di contribuire al progetto., «Un riconoscimento – osserva il botanico - che ha tra l’altro certificato il permesso all’esportazione dei semi delle tante varietà recuperate., L’assenso è arrivato anche dall’Università di Bishkek, coinvolta nella spedizione»., Proprio al dipartimento di silvicoltura e frutticoltura, e alla Facoltà di Agraria e Silvicoltura di Bishkek i viaggiatori sono stati accolti in pompa magna dal rettore e dai direttori di Facoltà., Tra le aule dei grandi edifici, c’è stata occasione anche di sfogliare libri antichi del Ccp contenenti studi arborei introvabili in Italia., Scritti proprio dal maestro di Nikolaj Vavilov, iconico mentore della spedizione scientifica., Altra figura istituzione determinante durante il viaggio è stata la console italiana per il Kirghizistan Maria Bespalova che si è palesata più volte davanti agli esploratori in veste di angelo custode, per assicurarsi che tutto procedesse per il meglio., Attraverso alcuni confronti con la console sono state considerate anche le implicazioni sulle collaborazioni internazionali per il Kirghizistan., A differenza del vicino Kazakistan maggiormente preparato alle attenzioni degli occidentali che da sempre sono interessati alle loro materie prime (petrolio e gas), il Kirghizistan ricco quasi esclusivamente di frutta e posti naturali incontaminati rischia di essere stravolto., Il popolo kirghiso come ha fatto presente la console Maria Bespalova «ha una connessione atavica con la natura., È un popolo storicamente nomade che nella natura ha sempre trovato il suo principale alleato per questo lo protegge»., E il progresso portato dal mercato straniero che si sta facendo spazio in questo luogo straordinariamente ricco di biodiversità purtroppo ha già spezzato molte radici., •.

Suggerimenti