Motovedette in abbondanza «ma serve più responsabilità»

La motovedetta della Polizia provincialeLa Guardia costiera ausiliaria del Sebino con base a Sarnico

Il tema della sicurezza sul lago d’Iseo è al centro in questi giorni di incontri che vedono protagonisti i sindaci del Sebino, la Prefettura, l’Autorità di bacino, l’Areu, oltre che Carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia provinciale e Guardia di finanza., L’OBIETTIVO, ovviamente, è quello di garantire, per la stagione turistica in arrivo, periodi di tranquillità e di pace per tutti., Ecco perché a breve verrà firmato uno speciale protocollo d’intesa tra tutte le forze in campo per rendere il lago sicuro., La novità è che alle motovedette già presenti, Carabinieri, Polizia Provinciale e presìdi 118, oltre a quelle dei numerosi gruppi di volontariato presenti sulle coste, si aggiungerà quella della Guardia di Finanza., Aumentando il numero dei controllori, teoricamente, diminuirà quello dei pericoli., Tanto meglio?, Sì, ma non basta: secondo qualcuno serve andare oltre.

La sicurezza va prima di tutto insegnata e formata., È il lavoro che da anni compiono i volontari della Guardia costiera ausiliaria di stanza al Lido Nettuno a Sarnico., «Non dimentichiamoci che i lutti dello scorso anno per annegamento sono stati causati dall’idrocuzione, una sincope che genera arresto cardiaco, che avviene ad esempio per lo shock termico tra il calore fuori dall’acqua e la temperatura del lago - spiega Diego Nolli, capocentro operativo Guardia costiera ausiliaria del Sebino in una lettera inviata sull’argomenti ai sindaci del lago d’Iseo e della Comunità montana - proprio per questo siamo fermamente convinti che serva informare il pubblico sulle spiagge, spiegare ai bagnanti le principali regole di comportamento da tenere al lago., I sindaci rivieraschi e chi di dovere dovrebbero ad esempio fornire indicazioni con una cartellonistica appropriata»., Nella lettera inviata ai sindaci del Sebino da cui aspetta risposte, certezze e, nel caso, rassicurazioni, a nome della Guardia costiera il capo centro operativo spiega di essere a favore dell’arrivo di un’ulteriore motovedetta sul Lago d’Iseo: «Bisogna però distinguere quello che è il controllo delle normative dalla sicurezza - continua Nolli – e una corretta informazione, perché con essa si fa prevenzione, che a sua volta genera sicurezza., Noi, come sempre, siamo a disposizione»., Nolli chiude la missiva con un nota critica all’indirizzo dei sindaci: «Rimane comunque l’amarezza che ai tavoli per la tanto decantata sicurezza sul lago non vengano invitati gruppi di volontariato come il nostro e tanti altri che da anni si battono per il ripristino di legalità e sicurezza e che sicuramente possono dare un apporto concreto alla risoluzione di tanti problemi»., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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