Pali miracolosi per la ciclabile
Il cantiere riparte di slancio

La palificazione su cui verrà appoggiata la passerella ciclopedonale BATCH

Ci sono tecniche costruttive che possono trasformare il fango in roccia. È il miracolo che sta avvenendo sul confine tra Sale Marasino e Marone. Lì sono in costruzione due tratti a sbalzo della passerella che consentirà a pedoni e ciclisti di superare in tutta sicurezza la pericolosissima strettoia del Vela.

I DUE TRATTI - quello verso Marone è lungo 125 metri, quello verso Sale Marasino 150 - sono separati da un piccolo promontorio ad arco su cui già corre, per 180 metri, la pista ciclopedonale. Il cantiere era stato aperto a febbraio, ma i lavori sono stati poi sospesi perché nel tratto verso Sale Marasino la riva del lago è sabbiosa e limosa e nemmeno l’infissione di tubi in acciaio riempiti di calcestruzzo - com’è avvenuto nel tratto verso Marone, roccioso - può renderla solida al punto da reggere il peso della struttura metallica. A far ripartire il cantiere sono stati i test effettuati di recente lungo il fondale melmoso, dove è stata utilizzata una nuova tipologia di micropali. «L’esito è stato positivo - racconta l’assessore Mauro Zanotti - Quei micropali tengono e, dunque, non ci dovrebbero più essere intoppi né rallentamenti».

I micropali in questione sono lunghi 12 metri, sono avvolti in una geocalza e fessurati in modo che il cemento iniettatovi fuoriesca nella geocalza, sicché questa, dilatandosi, prema sul terreno circostante. Invariato l’importo contrattuale dei lavori, affidati all’impresa Sorosina di Tavernola Bergamasca: era e resta di 414.412 euro. Spesa che sarà finanziata per metà dalla Regione e per l’altra metà, fifty-fifty, dal Comune di Marone e dalla Comunità montana del Sebino bresciano. «Lo scopo dell’intera opera è duplice - spiega l’ingegner Giuseppe Florio, firmatario con il geometra Adriano Moscardi del progetto d’intervento - da un lato risanare il vecchio argine, che tendeva a franare, e dall’altro sostenere la struttura di carpenteria metallica».

Il nuovo muro d’argine, fondato sulle palificazioni, sarà rivestito con pietre sul lato che guarda il lago. Il pavimento della passerella a sbalzo, delimitata verso il lago da un parapetto d’acciaio zincato, sarà costituito da un palchetto di simil-legno, largo 2,5 metri. I lavori, nelle previsioni iniziali dovevano terminare a novembre. Il taglio del nastro, adesso, è stato spostato a maggio 2018. Quando anche la passerella a sbalzo fra Marone e Sale Marasino sarà aperta, ciclisti e pedoni potranno tranquillamente pedalare e camminare senza soluzione di continuità e in completa sicurezza da Toline sino al confine nord di Sulzano e viceversa.

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