Sul Sebino si inventano il sovranismo dell’olio

Breve storia triste: è stato bello, ma addio., Sei paesi del Sebino che producono ciascuno il proprio ottimo extravergine d’oliva (con differenze sì, ma non troppo rilevanti fra l’uno e l’altro) aderiscono insieme al club «Città dell’olio», per promuovere insieme il prodotto, la cultura, l’immagine di una riviera verde, buona e naturale., Ma il più grosso dei paesi un bel giorno dice che non ci sta più, che andrà per conto suo, ciaone., Perchè vuole distinguersi e non può farlo se sta intruppato nel gruppone., Gli altri paesi la prendono male e i sindaci parlano di «sorpresa, sconcerto, dispiacere».

E domandano: ma non stavamo bene insieme?, Ma l’unione non faceva la forza?, Se ci si ferma un attimo a pensare, tuttavia, è un po’ il segno dei tempi: il sovranismo dell’olio d’oliva., Bella l’idea delle unioni, bella l’idea delle comunità, bella l’idea che siamo tutti fratelli., Ma vuoi mettere che bello starcene per i fattacci nostri?

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