Torbiere sotto tiro: «Troppi cacciatori nel nuovo Comitato»

Il consigliere Ferdinando Alberti

Troppi cacciatori nel nuovo direttivo della Riserva delle Torbiere del Sebino: lo afferma il Movimento 5 Stelle, ricordando i numerosi motivi di contrasto registrati negli ultimi anni fra il mondo venatorio e l’area protetta., «È stato rinnovato il comitato di gestione della Riserva Torbiere del Sebino, il cui nuovo presidente e 2 dei 3 nuovi membri eletti dagli Enti territorialmente interessati sono cacciatori - sottolinea il consigliere regionale dei 5 Stelle, Ferdinando Alberti -., Il quarto e ultimo membro dovrà essere nominato da Regione Lombardia: voci insistenti dicono che pure questo sarà un cacciatore»., L’AFFONDO è durissimo: «Nomine più inopportune non potevano esserci - dichiara Alberti -., Ancor più paradossale la nomina, forse, di 4 cacciatori su 5 nel Comitato, se si pensa che per anni ci sono state battaglie legali fra i cacciatori contro la Riserva delle Torbiere e le associazioni ambientaliste per la presenza di capanni da caccia a distanze non consentite dalla Riserva, oppure presenti senza aver fatto le dovute valutazioni di incidenza sulla fauna presente.

Battaglie vinte dalle associazioni e perse dai cacciatori., È una situazione di enorme conflitto di interessi, che sono diametralmente opposti agli scopi dell’Ente»., Sulle nomine, in precedenza, c’erano stati rilievi critici anche da Legambiente, Lac e altre associazioni, a cui il sindaco di Iseo Marco Ghitti, tra i «grandi elettori» dell’organismo, aveva risposto difendendo la scelta di Tita Bosio come presidente, ex agente ittico venatorio e già comandante della Polizia locale di Concesio: «Tita Bosio, che vive a cavallo della collinetta che divide le Lamette delle Lame, è la persona adatta - aveva affermato Ghitti -., Conosce le Torbiere come le sue tasche e ha tutte le competenze giuridiche e pratiche che necessitano al ruolo»., •

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