Albergo «Vela», un ultimatum

L’ex albergo Vela di Boario deve essere «sigillato»

Le condizioni dell’ex albergo «Vela», a Boario, non sono più tollerabili e la sua messa in sicurezza, nonostante negli anni l’amministrazione comunale l’abbia ripetutamente chiesta a gran voce, non è più rimandabile., Ma dato che la proprietà ha sempre fatto orecchie da mercante, il Comune, alla luce anche dell’ultimo sopralluogo di tre giorni fa di carabinieri e polizia locale con l’identificazione di due persone, ha emesso un’ordinanza urgente., Il provvedimento impone la messa in sicurezza dello stabile teatro di un incendio lo scorso luglio e la chiusura di tutti gli accessi della parte più vicina alla ferrovia, che negli ultimi mesi è diventata nuovo rifugio di senzatetto e luogo per lo spaccio., La presa di posizione arriva anche in seguito a lamentele e denunce (con filmati allegati) dei residenti esasperati., Entro cinque giorni dal ricevimento della Pec che allega l’ordinanza, la Erresi immobiliare, la srl proprietaria dell’edificio, dovrà procedere eseguendo, se necessario, «anche le opportune demolizioni e quanto ritenuto indispensabile per garantire la pubblica e privata incolumità al fine di assicurare, in condizioni di assoluta sicurezza, la transitabilità sulla prospiciente via Manifattura da parte dei pedoni e dei veicoli», e la chiusura di tutte le aperture del piano terra (e dei piani superiori se facilmente accessibili) del fabbricato a ridosso della linea ferroviaria., Le chiusure dovranno avvenire con elementi di muratura e altri materiali non facilmente rimuovibili.

Infine, «la proprietà dovrà provvedere, costantemente, alla vigilanza dell’integrità delle chiusure e al loro immediato ripristino in caso di manomissione»., Tra le righe si legge che non c’è più tempo, tanto che «in caso di inerzia - chiude l’ordinanza -, trascorso il termine sopra indicato il Comune si riserva di intervenire in sostituzione della proprietà con l’addebito delle spese alla proprietà inadempiente»., Una mossa che la città aspettava, anche perché su quel fabbricato la Erresi immobiliare aveva chiesto e ottenuto la modifica della destinazione per farci un’area commerciale e residenziale., Un progetto finora rimasto sulla carta, mentre il degrado resta penalizzando qualsiasi progetto di recupero e rilancio turistico della città termale., Non si contano più ormai gli anni di inattività della struttura che, è noto a tutti, è diventata non solo pericolosa perché rischia di crollare, ma anche perché ha al suo interno si è sviluppato un mercato degli stupefacenti che avrebbe raggiunto livelli che a detta di molti «non sono nemmeno lontanamente immaginabili».•., C.Ven.

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