Birra, due camuni fanno scuola

La festa inaugurale del birrificio di Ono San Pietro BATCH

Il rilancio della viticoltura e del vino valligiano è sotto gli occhi di tutti; ma da qualche tempo la Valcamonica sta guadagnando posizioni anche nel campo della birra., Succede per esempio a Ono San Pietro, dove da un’amicizia con William Vaira nata sulle piste del Tonale, dove Giuseppe Bernardi lavora come maestro di snowboard, è stata sviluppata l’idea di realizzare un birrificio non artigianale ma «agricolo», battezzandolo con le iniziali dei fondatori, ovvero «WB»., «Willi» e Beppe lavorano da quasi tre anni nella casetta in legno di via Strada di Mezzo, nella campagna di Ono, e per certificarne l’attività bene avviata mancava solamente la benedizione dei locali., Ci ha pensato giorni fa il parroco del paese, don Pierangelo Pedersoli, durante una cena che i titolari del Birrificio agricolo in Valle Camonica hanno organizzato in compagnia dei loro amici e simpatizzanti.

Vaira, che cura la parte imprenditoriale e commerciale della società, e Bernardi, un mastro birraio con esperienza ultradecennale, fanno della sostenibilità un cavallo di battaglia: utilizzano fusti riciclabili in polykeg e detergenti enzimatici per la pulizia dell’impianto e dei fermentatori, mentre le trebbie d’orzo, un sottoprodotto della lavorazione, le usano come concime e in parte come nutrimento per gli animali., La loro birra è poi a chilometri zero, perché nasce dall’orzo coltivato nei loro terreni e dall’acqua che sgorga dalla Concarena e che viene attinta dall’acquedotto., Dalla riuscita miscela di questi ingredienti nascono la «Buna», la «Furba», la «Bernarda» e la «Belabock», tutte non filtrate e non pastorizzate e a bassa fermentazione e già presenti anche all’estero: sui mercati francese e statunitense., • L.RAN.

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