Borno, un’estate da album Intanto nella Ski area si lavora già per l’inverno

L’estate in quota di Borno ha regalato soddisfazioni

L’estate è ormai un ricordo e l’inverno si avvicina a grandi passi, mentre a Borno sperano che arrivi puntuale e porti tanta neve, anche se gli operatori del settore non stanno con le mani in mano: questo è il tempo della programmazione e della manutenzione., Ma anche dei bilanci parziali Perché la Borno Ski area ha chiuso la stagione calda con oltre seimila passaggi sugli impianti nei sei weekend tra giugno, luglio e settembre, e nel mese di agosto, quando seggiovie e rifugio hanno lavorato a pieno regime., «Il bilancio è positivo - afferma l’amministratore delegato Demis Zendra -, il tempo tutto sommato ci ha voluto bene e l’affetto dimostrato dai turisti è stato notevole»., Numeri buoni, soprattutto perché, contrariamente alla scorsa estate, la continuità ha prevalso sui picchi di presenze; con effetti positivi soprattutto per l’organizzazione del lavoro., Hanno contribuito a far apprezzare la montagna bornese i tanti eventi organizzati e tutti sold out: lo yoga in vetta col maestro Marco Franzoni, i due appuntamenti di Alba Altissima per ammirare il sorgere del Sole in quota, la giornata dedicata ai bambini con truccabimbi, laboratori e merenda e le giornate in musica con il coro «Amici del canto», la fisarmonica e il dj.

«LA VOLONTÀ, ancora una volta - continua Zendra - è stata quella di far divertire tutti, con un occhio di riguardo alle esperienze che sono state apprezzatissime»., Tanti gli appassionati di bicicletta che hanno sfruttato i percorsi, ampliati e migliorati, con la possibilità di trasporto delle mtb in seggiovia., Ha contribuito a migliorare il movimento anche la seconda edizione della Monte Altissimo Sky bike, alla quale quest’anno è stata associata anche la gara di corsa in montagna., Infine, i palati più raffinati si sono lasciati coccolare dalle prelibatezze del rifugio Monte Altissimo., E l’inverno?, Non mancheranno novità e sorprese: «Puntiamo nuovamente alla destagionalizzazione della montagna - chiude l’amministratore delegato -; e come sempre sarà fondamentale il contributo di tutti, pubblico e privato».

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