Calsù, capù e gnoc: la Valle è da assaggiare

Gli involtini di erbe coste ripiene preparati per la sagra dei capù

L’idea è quella di fare massa e fare rete., Per offrire una proposta più coerente e strutturata, una visione d’insieme di quello che la Valle può offrire a livello di eccellenze e tradizioni., Il progetto si chiama «Il banco dei Sapori di Valle Camonica», è curato dal Distretto Culturale della Comunità Montana e tra gli obiettivi ha anche quello di valorizzare le sagre estive più significative tramite una nuovissima e agile pubblicazione che abbina alla festa vera e propria un prodotto o un piatto che la contraddistingue., La «Mangiaevai» di Ponte di Legno (8 luglio), ad esempio, la camminata gastronomica di Cevo (15 luglio), la «Sagra dei Calsù» di Vione (21 luglio), celebre per i ravioli di pasta fresca, la «Sagra dei Capù di Angolo (dal 2 al 5 agosto), famosa per gli involtini di erbe coste ripiene., Ma anche la «Sagra dei Pì Fasacc» di Artogne (dal 3 al 5 agosto), luogo d’elezione per assaggiare questi casoncelli unici, il cui nome si rifà ai neonati nelle fasce, la «Sagra del Baccalà» di Astrio (dall’11 al 15 agosto), la «Festa dei Gnoc de Cola» a Villa di Lozio (12 agosto), la «Sagra dei Casoncelli» di Erbanno (dal 17 al 20 agosto) ed infine la «Sagra dell’Anatra» di Angone (dal 23 al 26 agosto)., Una vera e propria mappa della tradizione culinaria, integrata da un’appendice che presenta in modo sintetico altre feste di paese o del territorio, che pure sono contraddistinte da una specialità, un dolce, un frutto e dal vino della Valcamonica., A TENERE idealmente a battesimo il progetto, martedì salirà in Valle Carlo Petrini, gastronomo, scrittore, attivista e fondatore di Slow Food.

Che alle 18.30, rispondendo all’invito di Carlo Pedretti e delle Acli di Valle Camonica, sarà a Breno per dialogare di buone pratiche e comunità con il presidente della Comunità Montana Oliviero Valzelli, con l’assessore alla Cultura Simona Ferrarini, con i giovani e le realtà del territorio., Ma non di sola gastronomia vive «Il banco dei Sapori»., È stata infatti completata e pubblicata la terza ricerca storica inserita nel progetto, incentrata sull’agricoltura e il paesaggio nel catasto lombardo-veneto e curata da Alberto Bianchi e Riccio Vangelisti., Infine, decolla anche la rassegna diffusa «Dov’è finita la musica?», inserita nel progetto «Maraèa»., Loris Bendotti ed Elisa Salvetti hanno svolto una ricerca sulle origini della musica popolare della Valle e con il supporto del «Festival della Fisarmonica» di Cevo, il coordinamento di Battista Ramponi e la direzioni di due virtuosi come Marco Davide e Germano Melotti, sono stati programmati sei incontri in osterie della valle dove la fisarmonica la farà da protagonista., Si inizia venerdì 20 all’Osteria Sarna di Paline di Borno., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti