Da scarto a risorsa: il cibo diventa «solidale»

La raccolta degli alimentiIl Conad Superstore di Esine che ha lanciato l’iniziativa solidale BATCH

Per far fronte al fenomeno delle nuove e vecchie povertà, che anche in Valcamonica riguarda da vicino molte famiglie, da sempre in prima linea ci sono Caritas e San Vincenzo De Paoli, con gli alpini e le unioni dei comuni che da qualche anno curano il confezionamento dei pacchi alimentari., L’ultimissima iniziativa a favore dai nuclei indigenti è nata dalla collaborazione tra le Acli di Valle Camonica, presiedute da Giacomo Manganoni, e il Superstore Conad di Esine, che opera in paese dallo scorso marzo e che ha deciso di mettere a disposizione i generi alimentari destinati allo smaltimento, ma perfettamente commestibili, dei gruppi e delle istituzioni collegate alle Acli: Suore Messicane, Casa Giona e San Vincenzo di Breno, cooperativa La Mano di Angolo, Caritas Cividate, Comune di Esine, Unione dei Comuni Media Valle Civiltà delle Pietre e Banco Alimentare della Valgrigna di Bienno, Berzo Inferiore ed Esine e cooperativa di Bessimo., Sono loro poi a consegnarli ai destinatari., Da novembre per tre giorni la settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, seguendo il calendario disposto da Gian Franco Franzoni, i volontari provvedono al ritiro dei freschi e degli articoli di gastronomia, e a oggi da Conad sono già usciti quasi una tonnellata di alimenti, pari a un valore di 5.000 euro., IL DIRETTORE del Superstore Claudio Bertolotti definisce l’iniziativa «innovativa, produttiva e di vicendevole utilità e soddisfazione perché risolve un nostro problema: se prima questi prodotti ritirati dalla vendita erano destinati allo smaltimento, ora vengono reintrodotti e trasferiti alle associazioni e alle istituzioni.

Si tratta di un’azione efficace contro lo spreco e assolutamente da ampliare»., Giacomo Morandini, animatore sociale delle Acli di Brescia, che collabora con Giacomo Manganoni e tiene i rapporti con Conad e le associazioni coinvolte, spiega: «Grazie alle associazioni e agli enti a noi collegati riusciamo a raggiungere circa 200 famiglie in condizioni di indigenza., E va specificato che il fenomeno riguarda equamente sia famiglie extracomunitarie che famiglie camune»., • L.RAN., © RIPRODUZIONE RISERVATA

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