Dall’argento al platino
Ecco le carte dedicate
a chi investe nel futuro

Un altro scorcio estivo di Montecampione BATCH

Qualcuno potrebbe definirla ansia da prestazione. Ma forse è meglio parlare di una più che comprensibile ansia da ricapitalizzazione che circola a Montecampione. Perchè alla fine del mese manca davvero poco, e con la conclusione di settembre si saprà anche se Ski area può continuare a vivere oppure se l’azzeramento più volte annunciato sarà l’unica destinazione possibile.

La strettoia stavolta è rappresentata dalla più volte ricordata (anche nel servizio a fianco) necessità di raccogliere almeno seicentomila ero; 350 mila sono effettivamente stati messi a disposizione dalla cordata Iorio-Ghidini e altri 250 mila devono arrivare dall’azionariato diffuso se si vuol consentire alla società che negli ultimi quattro anni ha gestito il demanio sciabile di Montecampione di coprire le perdite e poi partecipare all’asta fallimentare che metterà sul mercato gli impianti di risalita.

PARALLELAMENTE al confronto animato tanto sul web quanto a vari livelli istituzionali e non, in attesa del risultato e per favorirne gli esiti nella stazione della bassa valle sta prendendo forma una sorta di operazione fedeltà. Il mercato insegna, e così Ski area lancia quattro tipologie di carte: la carta argento per chi parteciperà alla ricapitalizzazione versando 500 euro; quella oro per mille euro; la platino per 2000 euro di contribuzione e la platino plus per i più fiduciosi disposti a sborsare dai duemila euro in su.

I vantaggi per i possessori-sottoscrittori? Se il prezzo dello ski pass stagionale adulti per la stagione 2016/17 è stato definito in 599 euro, i possessori di una MSA card lo pagheranno 400; tanto quanto costerà ai residenti nei comuni che fanno capo al Bim. E poi ci saranno sconti da cinque a venti euro sullo shopping nei negozi che aderiranno all’iniziativa. In questa direzione si sta studiando una convenzione a tema.

UN’ALTRA novità è la carta intervalliva, che consentirà di sciare a Montecampione o a Borno con la sola aggiunta di cinquanta euro sullo stagionale. Per «diventare tutti protagonisti attivi», così definisce Ski area la sua nuova proposta. Allettare è l’imperativo per chi ancora crede in Montecampione. A fronte di chi spinge per avere fiducia nei nuovi imprenditori c’è però da dire che non mancano perplessità e voci critiche. Al punto che qualcuno sta lanciando l’idea di un nuovo corso, staccato dalla politica e al di fuori di Ski area. Attraverso il web la voce si rivolge a residenti e commercianti: facciamo una società tutta nuova per rilevare gli impianti e gestirli autonomamente dalla politica. Sarà una voce nel deserto o rose destinate a fiorire? Non c’è che da attendere, come da anni si fa a Montecampione. D.BEN.

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