Donazioni in stallo, l’Avis si aggrappa al futuro

L’Avis di Pisogne è fra più longevi di Brescia essendo nato nel 1954 BATCH

La cultura della solidarietà è un approdo sicuro specie durante un’epoca di profonde trasformazioni normative e logistiche della rete di donatori che, in alcune realtà provinciali, non è stata del tutto indolore. L’Avis di Pisogne e del gruppo di Gratacasolo invece hanno fatto quadrato aggrappandosi alla virtuosa tradizione camuna che si specchia nel network dell’associazione di Vallecamonica che comprende anche Edolo, Ono San Pietro, Breno, Malegno, Esine e Darfo Boario Terme.

Eloquente, a questo proposito, il bilancio annuale di attività presentato l’altra sera nel corso dell’assemblea convocata nella sala De Lisi in via Cavour a Pisogne.

Oltre ad approvare per acclamazione la relazion del presidente Franco Romano, e a esaminare i conti e i bilanci consuntivo e preventivo, la seduta ha puntato l’attenzione sul trend delle donazioni. «I dati del 2015 sono in linea con quelli dell’anno precedente – ha spiegato Marcello Ravani, consigliere della sezione e referente regionale per il territorio camuno –, ovvero ci siamo attestati a 434 donazioni tra sangue intero e plasmaferesi. Sono quote non altissime, che certamente possono migliorare, ma che alla luce della difficile contingenza sono apprezzabili. Contiamo 220 tesserati e 202 donatori effettivi, che periodicamente si sottopongono a prelievi al Centro trasfusionale di Esine diretto da Luigina Romano».

La compagine di associati fa di Pisogne una delle sezioni di riferimento della provincia, sicuramente fra più longeva essendo stata fondata nel 1954. Durante l’assemblea si è ribadito a più riprese che «si può dare di più: l’appello, come sempre è rivolto ai giovani – ha osservato Ravani – poiché nel 2015 abbiamo avuto veramente pochi nuovi iscritti. Serve l’apporto di tutti, ed in questo caso, soprattutto di chi può garantire donazioni per lungo tempo». Un concetto, quello della necessità di ridare slancio alla solidarietà, ribadito con parole e sfumature diverse dal parroco di Pisogne don Ermanno Turla e dall’assessore ai Servizi sociali Luca Romani che ha rimarcato «come il volontariato sia una risorsa preziosa e irrinunciabile per la comunità».

Il raduno dell’Avis è stato insomma anche e soprattutto l’occasione di lanciare un appello agli aspiranti donatori che possono contattare direttamente l’associazione via mail (avispisogne@virgilio.it) o telefonare al numero 0364880343.

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