ALTA VALLE

Ghiacciai, l'Adamello in bianco non sopravviverà oltre il secolo

Il ghiacciaio del Mandrone e i dintorni fotografati pochi mesi fa

C'è stato un tempo in cui venivano accusati di catastrofismo; oggi, invece, sono i fatti, purtroppo, a dare ragione a ricercatori e scienziati che hanno predetto cambiamenti climatici sempre più drammatici., A partire dal riscaldamento globale che, tra gli altri, sta minacciando i ghiacciai dell'Adamello.
Il più esposto e malconcio è quello del Mandrone che alimenta il Sarca (la fetta più consistente delle nevi perenni del più grande «serbatoio» idrico italiano esteso complessivamente per circa 15 chilometri quadrati, comprendendo anche il versante che contribuisce a ingrossare l'Oglio), ma tutti sono destinati a sparire entro la fine del secolo.,
«Resteranno solo delle piccole placche di ghiaccio sparse qua e là al di sopra dei 3000 metri»: questa la sconfortante conclusione di Roberto Ranzi docente dell'Università di Brescia, che ieri pomeriggio a Edolo, nell'Università della montagna, ha presentato gli studi condotti dalla sua equipe dal 2001 al 2008 (riportati poi in accurate simulazioni al computer) insieme ad altri illustri glaciologi analizzando i dati raccolti nelle postazioni meteo d'alta quota.,
«Il nostro lavoro purtroppo ha fornito risultati abbastanza allarmanti sull'evoluzione del ghiacciaio - afferma l'esperto -., Pur nelle incertezze dei modelli delle proiezioni climatiche, che non abbiamo sviluppato noi ma i migliori centri climatologici mondiali, e che prevedono un aumento delle temperature entro la fine del secolo fra i 2 e i 4 gradi, si presume che all'inizio del prossimo secolo il ghiacciaio dell'Adamello potrebbe ridursi veramente ai minimi termini., I figli dei nostri figli probabilmente vedranno i nevai solo alle quote più elevate e nelle zone meno esposte all'irraggiamento del Sole».,
Cambierà e sarà quindi stravolto l'attuale paesaggio glaciale?

«Purtroppo sì, a meno che non succedano eventi eccezionali - aggiunge Ranzi -; penso a delle emissioni di pulviscolo da qualche vulcano o a una drastica inversione del clima globale»., Quali sono le cause che stanno facendo arretrare così velocemente il ghiaccio?, «Cominciamo col dire che nel Medioevo la situazione climatica era più o meno simile a quella attuale., Poi c'è stato un periodo freddo, la cosiddetta piccola età glaciale, che è terminato verso la metà del 19esimo secolo, quando l'area del Mandrone arrivava all'altezza del rifugio Bedole, in Val di Genova., Oltre alle naturali fluttuazioni del clima c'è stato indubbiamente un intervento antropico: spostando volumi consistenti di carbone e petrolio dalla geosfera all'atmosfera, l'uomo ha contribuito ad aumentare l'effetto serra e e di conseguenza le temperature dell'aria»., La conclusione?, «Meglio godere gli attuali paesaggi glaciali finchè si potrà, perchè sicuramente cambieranno; in peggio».,
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